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Passerella sull'Isonzo chiusa da dicembre a Gorizia, riaprirà in autunno

Serviranno quattro mesi per metterla in sicurezza. Si attendeva il voto sul bilancio, l'idea di creare una struttura nuova.
La passerella a Gorizia che collega Straccis e Piedimonte attraverso l’Isonzo sarà riaperta in autunno. Lo ha annunciato con una il sindaco Rodolfo Ziberna, sottolineando che l’obiettivo è anche curare “l'attuale degrado ma anche, in prospettiva futura, pensare a un intervento radicale o, addirittura, a una nuova struttura che possa conservarsi senza problemi per altri decenni”. Il passaggio ciclopedonale, molto usato dai residenti e non solo, è stato infatti chiuso a inizio dicembre, dopo un sopralluogo dei tecnici che ne aveva certificato lo stato di precarietà tale da preventivare un rischio crollo.
Da allora, il tratto è stato interdetto al passaggio, isolando di fatto il quartiere di Piedimonte dal centro cittadino e costringendo gli abitanti a spostarsi con altri mezzi. Nel corso degli scorsi mesi, diversi cittadini hanno lamentato i disagi causati da questo blocco, con diverse interpellanze a riguardo giunte anche in Consiglio comunale. In ogni caso, il primo cittadino rivendica la decisione presa: “Quando mi hanno detto che poteva non essere agibile, è scattato subito l’allarme. Se ci sono determinate condizioni, il pericolo è concreto. Non siamo potuti intervenire prima, però, perché non avevamo ancora il bilancio”.
Questo, infatti, è stato approvato dall’Aula dopo una lunga querelle che ha tenuto in stallo le finanze comunali per quasi due settimane. Ora l’impasse si è sbloccato e Ziberna è fiducioso che tutto possa essere risolto in quattro mesi dalla partenza: “Gli uffici hanno detto che in questi mesi si può fare il lavoro. Saranno cambiati alcuni componenti”. L’obiettivo è ultimare il prima possibile la progettazione, per avviare quindi l’iter dei lavori di manutenzione straordinaria dello storico collegamento, con il consolidamento statico e il rinforzo strutturale di alcuni elementi. Per far ciò, si prevede già una spesa di circa 200mila euro.
Tra le ipotesi sul tavolo, c’è anche quella di creare una passerella ex novo, andando così a demolire nuovamente la struttura realizzata nel 1960 e che, nel corso dei decenni, è già stata soggetta a diverse operazioni lungo i suoi 240 metri. “In questa fase - chiarisce però il sindaco - puntiamo a riaprire il tratto il prima possibile al traffico. Poi, se avremo risorse, vedremo successivamente. Sto seguendo la questione insieme all'assessore ai lavori pubblici Arianna Bellan e agli uffici competenti”. Per rifare tutto da capo, una prima stima tocca i 700mila euro, contando anche il fatto che quest’area rientra nel progetto di collegamento transfrontaliero tra Brda e Nova Gorica.
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