Piedimonte senza passerella e abitanti costretti a camminare accanto alle auto che sfrecciano

Piedimonte senza passerella e abitanti costretti a camminare accanto alle auto che sfrecciano

la problematica

Piedimonte senza passerella e abitanti costretti a camminare accanto alle auto che sfrecciano

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 26 Gen 2021
Copertina per Piedimonte senza passerella e abitanti costretti a camminare accanto alle auto che sfrecciano

Gli abitanti della zona lamentano le difficoltà, mentre la passerella potrebbe riaprire prima della fine dell'anno.

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Da quando è stata chiusa la passerella sull'Isonzo di Gorizia tra Straccis e Piedimonte, a inizio dicembre, per gli abitanti della zona a sinistra del fiume il giro per arrivare in città si è allungato. L'attraversamento più prossimo, infatti, è sul ponte di Piuma, ma per arrivarci bisogna percorrere via Brigata Cuneo e in tanti, da settimane, si stanno lamentando delle sue condizioni, soprattutto se la si deve percorrere a piedi o in bici. In alcuni punti, infatti, manca il marciapiede e, complice il rettilineo, non pochi automobilisti sforano il limite dei 50 chilometri orari. Una situazione che non piace ai residenti, che utilizzavano quotidianamente l'area ciclopedonale per attraversare le due sponde.

Lo stesso ponte di Piuma è spesso soggetto a macchine che viaggiano troppo veloci, anche se qui vige la zona 30, anche a causa di "criticità strutturali - spiega il vicesindaco Stefano Ceretta con delega alla mobilità urbana -, non tanto sui sostegni ma sul sedime stradale, che con il passare del tempo si è deteriorato. Bisognerà quindi intervenire sostituendo il fondo della strada". Da qualche settimana, infatti, il collegamento è stato segnato con delle reti arancioni ai lati e l'installazione del cartello con il limite dei 30 chilometri orari. "Chiederò comunque al comandante della polizia locale di proseguire nei controlli in zona" assicura l'esponente della giunta Ziberna.

La stessa passerella, inoltre, potrebbe riaprire già entro l'anno, nell'attesa di avviare la sua completa riqualificazione. "Potremo agire con un intervento temporaneo - prosegue Ceretta - per metterla in sicurezza, ma servirà comunque un lavoro più complessivo". La spesa prevista è di 100mila euro, a fronte dei 700mila stimati per rimettere a nuovo l'arteria, il cui degrado ha costretto l'amministrazione comunale a interdirne il passaggio per evitare conseguenze nefaste. "Mi rendo conto che ciò può diventare un grosso problema per i pedoni e ciclisti, come cronoprogramma c'è la necessità di riaprire la via di scorrimento e, in un secondo momento, risolveremo tutte le criticità".

A contribuire alla spesa potrebbe essere un contributo della Regione, con cui ci sono già stati dei contatti. La stessa passerella sarà inclusa nel nuovo asse ciclabile che partirà da Brda e, passando appunto per Gorizia, arriverà fino a Nova Gorica. Nel frattempo, però, rimangono le problematiche per aggirare l'ostacolo, a partire da via IV novembre, mentre in altri punti mancano anche i marciapiedi. "Domani faremo un sopralluogo per capire cosa serve - chiarisce Ceretta -, anche per agevolare chi attraversa questi percorsi, magari aggiungendo dei cartelli". A volte, lungo il percorso, ci sono dei posti di blocco, ma ciò non ha portato ancora a un miglioramento della situazione.

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