La showgirl Justine Mattera stregata da Cormons, in bici nel Collio per solidarietà

La conduttrice tv è stata ospite ieri per un'iniziativa benefica, a sostegno dell'ospedale Burlo di Trieste.

Che il Collio sia una terra attrattiva per gli amanti della bici, lo si era capito da tempo. L’arrivo quest’oggi dell’ultima tappa del Giro d’Italia femminile, con partenza a Capriva e arrivo a Cormons, n’è la testimonianza più recente. In questi giorni, sono stati diversi gli eventi collegati all’importante appuntamento sportivo, anche in chiave solidale, come quello che ha visto protagonisti il team Collio-Brda Classic e il marchio Collio Zegla, nato nel 2012 dagli imprenditori Renato e Kristian Keber e Michele Blazic. Per l’occasione, infatti, è stata presentata la nuova divisa della squadra, che ora sarà in vendita anche per gli appassionati.

“La squadra ci aveva chiesto di creare delle divise - spiega Blazic - e di usare la nostra etichetta. Due di queste sono state battute all’asta, mentre tutte le altre sono già prenotate. Il ricavato andrà all’ospedale pediatrico Burlo di Trieste”. Le due mute - composte da maglia e pantaloncini - se le sono aggiudicate proprio i sindaci di Cormons e Capriva, Roberto Felcaro e Daniele Sergon. Per l'occasione, l'iniziativa è stata promossa anche dalla showgirl Justine Mattera, ospite dell’organizzazione per visitare quest’angolo di Friuli prima di essere chiamata a commentare il Processo alla tappa sulla Rai, celebre trasmissione dedicata proprio al ciclismo.

Personaggio televisivo, è nata a New York 50 anni fa e trapiantata nella Penisola dal 1994. Vanta una grande appassionata di pedali, tanto da aver condotto alcuni programmi sul tema. “Lei fa triathlon - spiega il presidente della Collio-Brda Classic, Marco Marangon - e ha sposato subito la nostra causa, dopo che le abbiamo spiegato il progetto. Infatti è venuta con noi e una ventina di ciclisti in giro per il Collio in bici. Ci ha chiesto di venire con noi e che sarebbe tornata volentieri in autunno”. Poco dopo, ha raggiunto la carovana rosa in cima al Matajur, dove ha commentato l’impresa di ieri della sudafricana Ashleigh Moolman-Pasio, arrivata prima.

Per lei è stato quindi un tour de force, partendo all’alba da Milano e non ha mancato di fare foto con i fan. Una cornice d’eccezione per un’iniziativa altrettanto lodevole, che si unisce all’iniziativa “Io sto con il Burlo” proprio per sostenere il nosocomio. “Come associazione non potevamo acquistare delle divise per venderle - sottolinea Marangon - quindi le abbiamo messe in pre-order e due che erano rimaste da parte le abbiamo battute all’asta”. Il ricavato di ciò e dalla vendita delle altre mute è stato così donato a Trieste, con una disponibilità ancora aperta per chi volesse contribuire. “Oggi abbiamo messo in vendita anche i calzini, acquistati da molti per ringraziarci”.

All’evento hanno preso parte anche i genitori dei piccoli ricoverati di leucemia al Burlo, anch’essi impegnati con la raccolta dei tappi di sughero come al Cro di Aviano. Ognuno dei partecipanti, così, ha deciso di portare un proprio contributo in questo senso. “Sono cose che non cambiano la vita ma fanno piacere”. Ora, quindi, l’associazione continuerà nella vendita. A settembre, inoltre, sarà organizzata la corsa ciclo-storica omonima del sodalizio e “pensavamo di aggiungere qualcosa di simile o comunque donare un ulteriore contributo. L’anno scorso abbiamo fatto circa 600 mascherine per i bambini con il nostro logo. Sono iniziative che ci fanno stare bene”.

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