Romans, Careddu interviene nella lite a sinistra: «Cecot ha ragione, confronto assente»

Lo sfidante di Calligaris interviene nel dibattito e attacca la giunta: «Non ci hanno mai risposto, gestione autoreferenziale».

Non si spegna la polemica politica scoppiata a Romans d’Isonzo, dopo lo strappo a sinistra per il sostegno del candidato Michele Calligaris, a pochi mesi dal voto. Questa volta è l’avversario di centrodestra, Stefano Careddu, a lanciare benzina sul fuoco attaccando la maggioranza. Lo fa partendo da una considerazione: “Le questioni interne al fronte di Calligaris non ci riguardano. Tuttavia, le parole di Ilaria Cecot (coordinatrice della civica Partecipare, ndr) non possono lasciarci indifferenti, come indifferenti non ci lasciano le funamboliche repliche di Calligaris e Zanella”.

Tende quindi la mano all’ex assessore provinciale e “le riconosciamo una capacità di confronto, una passione e una preparazione che spesso sono mancate in aula negli anni in cui non c’era. I temi che Ilaria solleva sono reali, e noi stessi, come esponenti di opposizione abbiamo insistentemente presentato in aula nel corso degli ultimi mandati”. Il capogruppo di minoranza evidenzia quindi che “l’attuale amministrazione non ha mai realmente risposto o ha risposto con sufficienza, spesso tacciandoci di incompetenza dall’alto della loro solo presunta superiorità”.

Rivendica quindi che già in campagna elettorale nel 2016 aveva posto l’accento su “maggiore partecipazione dei cittadini nelle scelte, ed ora la questione è più urgente che mai. La gestione privatistica ed autoreferenziale della cosa pubblica da parte del Pd e dei suoi sindaci che si sono succeduti negli ultimi 67 anni sta diventando qualcosa che il paese ed i suoi cittadini non tollerano più. Romans, Versa e Fratta appartengono ai loro abitati e non a una lobby che esercita il potere per fini partitici”. Un sistema, accusa, “fortemente percepito dai cittadini”.

Il leader di Identità e progresso affonda, evidenziando come la polemica sia scoppiata alla sinistra della lista Uniti. "Come abbiamo potuto leggere, appare chiaro che il dialogo ed il confronto manchino già all’interno della stessa maggioranza. Per molti anni abbiamo osservato il comportamento dei consiglieri: alzano la mano a comando, restando muti”. Riferendosi alle parole del vicesindaco, che aveva parlato di “dualismo politico più classico”, replica che la sua formazione vuole rappresentare la vera alternativa popolare proprio a questo modo di fare politica autoreferenziale”.

“Se ha deciso di escludere la Cecot dai suoi giochi politici preconfezionati, non dia la responsabilità a schemi bipolaristi che noi non abbiamo mai proposto e che non ci appartengono. Meglio avrebbe fatto a rispondere alle legittime osservazioni del suo elettorato, invece di tirarci direttamente in causa, nel maldestro tentativo di spostare l’attenzione evitando così di prendersi la responsabilità dell'esclusione di chi sta più a sinistra della sua lista”. Da qui, lancia il suo appello per cambiare i vertici della giunta, in una realtà che da quasi sette decenni non ha mai visto ribaltoni.

“Avverto e vivo intimamente le diffuse e legittime aspettative della nostra comunità, che reclama il diritto all’ascolto e chiede iniziative amministrative nuove e più efficaci”. Careddu conclude rivolgendosi proprio all'attuale coordinatrice di Open Sinistra Fvg per la provincia di Gorizia: "Mi auguro di rivederla in Aula, potrebbe indubbiamente alzare il livello e la qualità delle discussioni in consiglio comunale. Anche questo, e lo dico da avversario, sarebbe un bene per la nostra comunità”.

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