Regionali, Ssk in corsa nel centrosinistra: Padovan capolista a Gorizia

La prima cittadina di San Floriano alla presentazione della Lista Fedriga, Čavdek: «Ne abbiamo parlato nel partito».

Nella coalizione di centrosinistra, anche a questa tornata di elezioni regionali ci sarà la Slovenska skupnost. Il partito della minoranza slovena punterà nuovamente a raggiungere i voti necessari per poter eleggere un proprio rappresentante nell’assemblea di Trieste, cercando di migliorare il risultato ottenuto cinque anni fa quando corse con Sergio Bolzonello. All’epoca, la Ssk raccolse in totale l’1,16%, mentre nella circoscrizione di Gorizia ottenne il 2,87% e prevalse in tre comuni: Savogna, Doberdò e San Floriano.

Proprio in quest’ultima c’è Franca Padovan, sindaca al suo ultimo mandato che correrà nuovamente per il partito. Alla precedente tornata ottenne 261 preferenze, più di Igor Gabrovec poi salito in consiglio regionale - fino alla sua elezione a sindaco di Duino Aurisina -, a “conferma della visibilità e del buon lavoro fatto nella sua comunità” sottolinea il segretario provinciale, Julian Čavdek. Per il coordinatore locale, peraltro, la lista goriziana è “fondamentale affinché la Ssk superi l’1% per avere un consigliere regionale”.

Come stabilito dalla legge regionale, infatti, basta superare questa soglia se la compagine della minoranza nazionale è alleata di un partito. La Slovenska è quindi nel gruppo che supporta la corsa a presidente della Regione di Massimo Moretuzzo, mentre la stessa Padovan - insieme al suo vicesindaco Marjan Drufovka - era in sala Dora Bassi per la presentazione a Gorizia della Lista Fedriga. Presenza sottolineata dallo stesso governatore, la cui amicizia personale così come con altri assessori regionali è cosa nota, e discussa precedentemente all’interno del partito, come conferma Čavdek.

“Per noi non è un problema la Lista Fedriga - così il segretario - ma altre forze, più estreme. La legge prevede che ci dobbiamo schierare da una parte o dall’altra e ciò crea difficoltà. Sarebbe meglio se il partito di una minoranza linguistica potesse non farlo ideologicamente, bensì fare gli interessi della propria comunità”. Un tema che richiederebbe una revisione della norma e che ha portato anche di recente a frizioni su alcuni temi, come il ritorno delle Provincie, provocando l’attacco dell’assessore regionale alle Autonomie locali.

In quel frangente, Pierpaolo Roberti aveva puntato il dito verso le posizioni degli esponenti della minoranza tra Trieste e Roma, riguardo al ritorno dei quattro enti locali soppressi dalla riforma Panontin. “Come Ssk - precisa Čavdek - eravamo e siamo per le Province, ma la cosa è stata riproposta a un mese dalle elezioni. Sarebbe meglio se una cosa così importante fosse discussa senza votazioni al collo e più liberi da interessi elettorali. È un ente importante e a Gorizia ha fatto tanto per la comunità slovena, così come i consigli di quartiere”.

Tra i temi in programma, quelli sull’attenzione per il Carso e i rapporti transfrontalieri. Oltre a Padovan, capolista, in lizza per un posto c’è anche Martina Solc, consigliera comunale di Savogna e insegnante. Impegnata anche con pubblicazioni sull’educazione, si è occupata di iniziative per il doposcuola. Riproposta anche la giovane Veronika Terpin, “nipote d’arte” dello storico esponente sloveno e arrivata terza per preferenze alle ultime comunali goriziane. Gli ultimi due nomi sono Davide Grinovero, già consigliere provinciale, e Mariano Juan Brecelj di Doberdò.

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