ieri sera
Larga intesa su Casa Rossa e Lunetta, maratona in Aula a Gorizia

Ampia condivisione dei temi e progetti tra minoranza e opposizione, nessun contrario e solo Zotti astenuto. Presentati i progetti.
È stata una maggioranza pressoché trasversale quella che ha approvato ieri sera, in consiglio comunale a Gorizia, i progetti sulla riqualificazione di piazzale Casa rossa e della Lunetta ferroviaria. Solo Franco Zotti (Zotti contro tutti) si è infatti astenuto su entrambi i punti, dopo lunghe discussioni e approfondimenti. Il primo, inerente la trasformazione della grande zona a ridosso del confine con la Slovenia, è stata votata favorevolmente da 37 consiglieri, mentre sono stati 36 quelli per il secondo punto.
A illustrare il piano sull’area da 22mila metri quadri è stato l’architetto Luigi Di Dato, a nome della cordata di professionisti che ha redatto lo studio, insieme al dirigente dei Lavori pubblici Paolo Lusin. Un progetto che si ispira a com’era il piazzale ben prima della visione del piano regolatore del 2001, che voleva installare qui una cittadella degli affari. Da allora, è rimasta solo una colata di cemento utilizzata come parcheggio, puntando così a un’ampia ripiantumazione dal valore complessivo di 800mila euro.
Il progetto chiude infatti a 3,3 milioni, di cui 1,5 milioni dalla Regione e i restanti 1,3 milioni attesi dal programma europeo Por-Fesr. Costi che hanno trovato la perplessità di Zotti, mentre Di Dato ha rimarcato che l’unica, grande area di sosta attualmente esistente sarà divisa in tre aree più contenute, con la principale davanti alla pizzeria. Ci sarà uno spazio dedicato agli eventi, in primis i concerti, e il percorso sarà protetto dalle auto in strada con un cordolo. La riasfaltatura costerà circa 450mila euro, con una vernice “colorata”.
Dalla minoranza, Giulia Roldo (Martina sindaco) ha chiesto perché la visione sulla piazza non sia stata condivisa con la vicina Nova Gorica, mentre Stefano Ceretta (Lega) ha chiesto se ci saranno interventi anche sull’ex casa confinaria. Su questo fronte, però, la competenza è del ministero dell’Interno. “L’idea del verde - ha commentato Andrea Picco (Noi, mi, noaltris Go!) ha origine dalla storia di Gorizia. Tutta la zona confinaria dovrebbe essere restituita all’unica forza che può ricomporre la frattura: la natura”.
Dopo aver dato il via libera alla variante urbanistica e al progetto di fattibilità, l’Aula ha dato l’avvallo anche alla partecipazione del dirigente comunale Licio Gardin alla conferenza dei servizi sulla Lunetta. Un progetto, questo, proposto da Rfi dal valore di 13 milioni di euro che prevede espropri su 26 proprietà diverse, in circa un chilometro di area per collegare la ferrovia esistente con il binario internazionale che porta a Nova Gorica. Un tema su cui Laura Fasiolo (Pd) ha rivendicato quanto fatto all’epoca in Senato.
“La lunetta - così la dem - è un primo passo, fondamentale, per la logistica ed i trasporti del nostro territorio e della contermine Repubblica di Slovenia. È un primo passo perché si parla di merci ma che il passo successivo immediato è il trasporto passeggeri, previsto per il 2025”. Quindi ha rilevato come l'attivazione di questa infrastruttura “consentirà alle merci un collegamento diretto tra Trieste-Venezia e la Slovenia senza dover effettuare la costosa, arcaica e dispendiosa inversione del senso di marcia, nella stazione di Gorizia”.
Come spiegato da Gardin, il progetto lambisce la zona commerciale e arriverà in prossimità delle abitazioni di via Trieste. Aspetto che ha portato Zotti a criticare anche quest’opera, mentre dal centrodestra Andrea Tomasella (Lega) e Alessio Zorzenon (Fratelli d’Italia) hanno ricordato il lavoro fatto dai propri esponenti in Consiglio regionale e in Parlamento. “Se Gorizia non è collegata, come ci verrà la gente?” è la domanda retorica posta da Franco Baresi (Martina sindaco), ma l’iter difficilmente si concluderà prima del 2026.
Saltate, infine, le discussioni sulle mozioni presentate da Giulia Roldo ed Eleonora Sartori su colonie feline e "città zona 30". A maggioranza (anche con voti dell'opposizione) è stato infatti deciso di sospendere la seduta poco dopo la mezzanotte, rinviando i punti alla prossima assise.
Foto Daniele Tibaldi
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