La festa della polizia locale a Monfalcone, ridotta la sfilata in città

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La festa della polizia locale a Monfalcone, ridotta la sfilata in città

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 20 Gen 2022
Copertina per La festa della polizia locale a Monfalcone, ridotta la sfilata in città

Le celebrazioni di San Sebastiano, un'ottantina di agenti in città. Roberti: «Siete perno della comunità».

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Erano nove anni che la Festa regionale della polizia locale non faceva tappa a Monfalcone. Così come nel 2013, anche quest’oggi il meteo non ha risparmiato gocce di pioggia, reggendo comunque nei brevi momenti celebrati all’aperto in piazza della Repubblica. Il corteo è stato ridotto al minimo. Iniziate attorno alle 9.30 con il passaggio in rassegna degli agenti schierati, le celebrazioni hanno visto quasi un centinaio di operatori, provenienti da tutta la regione, insieme alle più alte cariche istituzionali e delle forze dell’ordine del territorio.

Tra loro, anche l’assessore regionale alla sicurezza, Pierpaolo Roberti, che ha elogiato l’impegno profuso dal corpo durante la pandemia. “La polizia locale ha dimostrato di essere un perno centrale per la comunità - ha rilevato dal palco del Teatro Comunale - al pari delle altre forze”. In particolare oggi, dove la lotta al virus ha costretto a un’ulteriore evoluzione delle competenze: “Il green pass è servito per le riaperture ma oggi viviamo anche tensioni sociali forti. Sono stati due anni frustranti, continuiamo ad avere obblighi”.

In ogni caso, “le regole hanno un fine superiore - ha aggiunto l’esponente della giunta Fedriga - ossia quello di superare questa pandemia. Le norme vanno applicate con buonsenso e disciplina. Ci sarà un prima e un dopo anche nell’intendere le istituzioni, che hanno preso la responsabilità forte di varare quelle regole. Non sono state prese a cuor leggero, dal governo fino ai Comuni, e voi ci siete stati vicini anche in questo”. Parole che inevitabilmente fanno pensare all’assenza in platea dell’assessore comunale alla sicurezza Massimo Asquini, sprovvisto di super green pass.

Una decisione, la sua, costretta dall’obbligo di essere vaccinati per entrare a teatro, dove si sono tenute le premiazioni di un’ottantina di agenti. La parte conclusiva, questa, di una mattinata iniziata con l’alzabandiera del municipio, animata dalla banda musicale, per poi proseguire nel duomo di Sant’Ambrogio. L’omelia di don Ignazio Sudoso, in occasione di San Sebastiano patrono del corpo, ha evidenziato i meriti del lavoro svolto quotidianamente. Andando oltre al “pregiudizio”, che vede come unico compito quello di eseguire multe e gestire il traffico.

“Oggi sono molto emozionata per questa giornata - ha spiegato la sindaca, Anna Cisint -, in questi cinque anni la Regione è tornata a essere sorella. C’è la consapevolezza che è fondamentale dare ai sindaci gli strumenti per combattere il degrado”. Risultati rimarcati dalla stessa prima cittadina e dal comandante Rudi Bagatto, a partire dall’ampia rete di videosorveglianza, con quasi 270 postazioni: “Il Ros ci ha chiesto di utilizzarle, non è il Grande Fratello. Abbiamo dimostrato l’importanza di fare prevenzione, la deterrenza è importante e il calo dei reati lo dimostra”.

Il quadro regionale complessivo è stato illustrato dal comandante di Trieste, Walter Milocchi, puntualizzando anche la situazione sulla nuova legge di riferimento. Se quella attuale risale al 1986, in Parlamento è in discussione un nuovo testo “stravolto dopo essere stato condiviso con le parti e i sindacati. A questo punto è meglio lasciare la legge così com’è”. Sull’iter legislativo, Roberti ha quindi ricordato quanto fatto con la legge regionale 5 del 2021, guardando a una sempre più “equiparazione tra le divise, con compiti diversi ma che lavorano ogni giorno gomito a gomito”.

Tra le iniziative della mattina, ci sarebbe dovuta essere anche la sfilata dei gonfaloni di Gorizia, Monfalcone, Trieste, Pordenone e della Regione per le vie della città. Il percorso originale, lungo via Duca d'Aosta, via Oberdan, piazza Cavour, via Battisti, piazza della Repubblica, corso del Popolo, viale San Marco e via Fratelli Rosselli è stato infatti ridimensionato. A causa delle precarie situazioni del meteo, dopo i saluti davanti al municipio ci si è spostati subito in chiesa. A seguire, il tragitto è proseguito per via Sant'Ambrogio, fino ad arrivare al teatro.

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