regionali
Bullian attacca su 800 alloggi Ater sfitti, Moretti: no campus Monfalcone
Il candidato del Patto attacca la gestione dell'azienda, il dem Moretti contro il progetto scuole fuori dal centro città.
Anche il sindaco di Turriaco e candidato alle regionali con Patto per l'Autonomia, Enrico Bullian, interviene sulla gestione di Ater Gorizia. Dopo le critiche espresse da Giulia Roldo, in corsa con il Terzo polo, il primo cittadino rileva come sul territorio dell'ex provincia ci siano 817 alloggi popolari sfitti, tra attese di locazione, alloggi da ristrutturare o da demolire. “Oggi è un patrimonio decadente, sul quale urge intervenire – interviene il candidato nella circoscrizione di Gorizia - riattivando politiche abitative con investimenti significativi sui troppi appartamenti pubblici sfitti”.
La cifra rappresenta quasi il 20% del patrimonio complessivo degli alloggi Ater non locati in regione,« » rimarca, che sfiorano le 5mila unità abitative. “Tutto questo nonostante ci siano comuni ad alta tensione abitativa, come Monfalcone, e famiglie che rimangono a lungo nelle liste di attesa per un alloggio. Questi sono i pessimi risultati frutto dell’incapacità gestionale dei Consigli di amministrazione scelti dall’attuale giunta regionale di centrodestra del Friuli Venezia Giulia” aggiunge Bullian sottolineando anche la necessità, oltre alle ristrutturazioni, di investimenti in grado di creare ulteriori più alloggi pubblici.
Il tutto per andare incontro alle esigenze di numerose famiglie “e non svenderli come ha fatto Monfalcone – dice ancora - perché oggi gli stipendi sono bassi e la casa deve essere un elemento che funge da ascensore sociale. Il Patto per l’Autonomia-Civica intende valorizza le competenze degli amministratori e il patrimonio immobiliare pubblico a servizio delle famiglie”. Anche il candidato presidente, Massimo Moretuzzo interviene: “La giunta Fedriga è stata capace solo di creare poltrone con la riforma delle Ater, senza affrontare davvero il tema delle politiche abitative, che invece richiede un'analisi approfondita e azioni conseguenti”.
Sempre nel centrosinistra, è il candidato Pd Diego Moretti a intervenire ma sulla prossima nascita del campus scolastico di Monfalcone. Se l'amministrazione del sindaco Anna Maria Cisint la vede come una opportunità di sviluppo a garanzia di studenti e professori, alcuni giorni fa ad esprimersi contrariamente è stata Cristiana Morsolin della Sinistra. Oggi invece, arriva la posizione espressa dal consigliere regionale dem uscente, per il quale è sbagliato consumare ulteriori spazi verdi per un polo scolastico che nascerebbe fuori città ma potrebbe dimostrarsi intelligente ragionare per arrivare ad una soluzione che possa coinvolgere e far collaborare i comuni vicini.
"Che la Regione finanzi per decine di milioni ciascuno, a Monfalcone come a Gorizia - spiega Moretti - la costruzione di campus scolastici per gli studenti delle superiori senza aver svolto una seria e pubblica analisi dei flussi demografici e delle conseguenze per i singoli territori, lo trovo sbagliato. Che poi ciò accada in una realtà, come quella di Monfalcone, che ha pochissimi polmoni verdi ed è la città in regione che ha il più alto indice di consumo del suolo lo trovo delittuoso". Il segretario provinciale dem ricorda inoltre che quando il consiglio regionale votò tali finanziamenti, il Pd si oppose proprio perché mancavano tali presupposti che permettessero di decidere con consapevolezza.
"Ma ora per qualcuno i soldi ci sono e vanno pertanto distribuiti - osserva Moretti - a Monfalcone, peraltro, l’area sulla quale si vuole realizzare il nuovo campus scolastico che permetterà lo spostamento di liceo scientifico Buonarroti e quello dell'Istituto professionale Pertini, uno in pieno centro città e l’altro a cinque minuti da piazza della Repubblica, è un'area servita da impianto di irrigazione, attualmente coltivata e pregiata dal punto di vista agricolo. Ha senso uno spostamento del genere, che inevitabilmente lascerà in centro città strutture vuote che inevitabilmente andranno nel degrado e nell’abbandono?".
Quindi, su cosa si potrebbe ragionare per risolvere la questione? Moretti è convinto che avrebbe avuto più senso ragionare con la Regione, l’Edr e i comuni vicini. "Penso ad esempio a Staranzano, attualmente sede di uno degli istituti scolastici superiori più popolati, l’Isis Einaudi Marconi - argomenta Moretti - e capire con la sua dirigenza la disponibilità ad aumentare l’attuale area scolastica staranzanese".
"Sono consapevole che la riqualificazione degli attuali edifici esistenti potrà comportare sacrifici per il personale scolastico e per gli studenti e che le nuove scuole potrebbero avere un aspetto migliore, si eviterebbe però un inutile consumo di suolo, ci si allontanerebbe dalla stazione ferroviaria e soprattutto non ci sarebbe lo spopolamento del centro città, rendendo la città più triste e meno verde" così in conclusione il consigliere dem.
Foto Timothy Dissegna e Daniele Tibaldi
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