Il volantino di Ziberna accende lo scontro, Fasiolo: «È diffamatorio»

Il volantino di Ziberna accende lo scontro, Fasiolo: «È diffamatorio»

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Il volantino di Ziberna accende lo scontro, Fasiolo: «È diffamatorio»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 22 Giu 2022
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Botta e risposta tra i candidati, la dem accostata alla bandiera dell'Unione sovietica.

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Il nuovo terreno di scontro tra Rodolfo Ziberna e Laura Fasiolo arriva sull’ultimo volantino elettorale diffuso dal centrodestra. Nelle ultime ore, a Gorizia è stato infatti distribuito un depliant in cui il sindaco uscente punta il dito contro la sfidante di centrosinistra e obiettivi che, accusa, verrebbero realizzati qualora andasse al governo della città. Cinque punti corredati dalla bandiera dell’ex Unione sovietica, evidenziando tra “La Gorizia che vuole la sinistra” il blocco dei progetti finanziati.

Il primo cittadino attacca anche sulla città unica con Nova Gorica, la cancellazione da vie e scuole di nomi di patrioti italiani, come l’autore del libro Cuore, Edmondo De Amicis, l’eliminazione del tricolore e del leone di San Marco dal castello di Gorizia e il ripristino del senso unico in corso Italia senza la consultazione dei cittadini. Contenuto che la coalizione di centrosinistra definisce “molto grave e diffamatorio”, chiedendo “le immediate e formali scuse di Ziberna e l'immediato ritiro del volantino in distribuzione”.

Per l’ex senatrice, il tutto “mira a denigrare l'immagine della coalizione di centro-sinistra da me guidata. Il profilo basso e volgare del volantino segna il vuoto di proposte della destra, che non ha altre armi se non il ricorso alla demolizione dell'avversario, con modalità che ricordano gli anni Cinquanta del secolo scorso. Forse l’epoca nella quale vorrebbe far ritornare Gorizia”. Evidenzia poi “una cosa è il sacrosanto diritto alla libertà di espressione, sancito dall’articolo 21 della Costituzione che si traduce nella libera opinione politica”.

Altra cosa, invece, “è farsene gioco ed abusarne, attribuendo fatti non veritieri al legittimo competitore elettorale al fine di condizionare il libero convincimento dei cittadini nella scelta di voto. Questo si chiama inquinamento della democrazia”. Dal canto suo, il sindaco uscente ribatte che “se è offensivo, prenda le distanze da quello che dice il centrosinistra, ad esempio il no al tricolore (su cui Fasiolo stessa, ieri sera, ha citato nel dibattito come da preservare, ndr) e a cambiare la toponomastica. Dica che è contraria a chi dice questo, sono stati autorevoli esponenti della sua area”.

“Altiner scrisse tempo fa delle idiozie sui social - ricorda Ziberna, in merito all’orientamento religioso come “antisemita” del leghista - e io presi subito le distanze. Chi non lo fa, quantomeno tollera queste posizioni. Abbiamo fior fiore di dichiarazioni sui social, a lei sta bene quando veniamo accusati dalla sua coalizione quando dice che accogliamo la X Mas, ma noi accogliamo tutti. Abbia il coraggio di dire sì o no, governare significa fare delle scelte”. Quindi la stoccata: “Non si può stare con tutti come con Devetag, che era nel centrodestra”.

“Non ho potuto individuare nel volantino - conclude il forzista - tutte le disgrazie che capiterebbero ai goriziani se vincesse la sinistra. Fermare i cantieri significa buttare via i soldi e doverli restituire, il Comune andrebbe in default. Bisogna portare competenze, non come i 5 Stelle che sono andati ad imparare come si amministra in Parlamento a 13mila euro al mese. Se io cerco un cardiologo, vado da uno che lo è già e non da uno che deve imparare. Studi pure, ma io intanto scelgo un medico vero”.

Foto Daniele Tibaldi

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