il confronto
Il faccia a faccia tra Fasiolo e Ziberna, primi nomi di assessori

L'incontro prima del ballottaggio, Ziberna ritorna sul progetto dell'università europea.
Mancano ormai pochi giorni all’ultima chiamata alle urne, per decidere il prossimo sindaco di Gorizia. Dopo i diversi confronti tra i candidati al primo turno, quello che ha aperto la discussione pre-ballottaggio è stato organizzato ieri sera in Sala Incontro a San Rocco, su invito dell’ormai ex aspirante primo cittadino Pierpaolo Martina. Un faccia a faccia che ha visto contrapposti Rodolfo Ziberna e Laura Fasiolo, ponendo ai due sfidanti diverse domande sul futuro della città e di quali azioni vorranno intraprende.
Dall’astensionismo a come risolvere il disequilibrio di bilancio causato dal mancato aumento della Tari, i due candidati hanno risposto su numerosi punti. Parlando della prossima giunta, solo il primo cittadino uscente si è sbottonato, anticipando che l’ex dirigente regionale Lucio Beltrame sarà nella sua prossima squadra: “È un tecnico capace - ha commentato Ziberna - e non gli ho mai chiesto cosa vota. Lui ha dato la sua disponibilità, la macchina comunale va rivisitata”. Probabile, quindi, la sua delega alle finanze.
Dal centrosinistra, invece, sarà seguito “il criterio dei migliori, con persone che abbiano competenza, esperienza e curriculum. Non ci devono essere situazioni compensative e impostate. Beltrame ha tutta la mia stima, io non ancora definito chi farà cosa, è un processo che va fatto con serietà e rigore. L’occasione va presa al meglio sia con il mondo politico che esterno”. Il confronto è quindi proseguito su cosa fare per ritrovare i 1,2 milioni necessari per coprire la spesa della tassa sui rifiuti, non mancando le polemiche.
Dal pubblico, infatti, alcuni consiglieri comunali uscenti che hanno votato contro la delibera - tra cui Riccardo Stasi e Franco Zotti - hanno fischiato le parole di Ziberna. Quest’ultimo ha evidenziato che “tagliando tutti i servizi, si arriva a 600mila euro fino a 31 dicembre. Non si farà nulla fino ad allora, tranne le spese già vincolante”. Fasiolo ha ribattuto che “non sono stata io davanti al bilancio, questa domanda va fatta al sindaco. Sarà un’operazione dolorosa, faticosa e delicata ma non toccherò i ceti deboli”.
Spazio quindi a come affrontare la gestione della macchina amministrativa, in particolare verso la Capitale europea della cultura 2025, ma anche su cosa fare per le periferie. Martina ha poi sollevato il tema della viabilità, in particolare legata all’accesso all’ospedale per le ambulanze, nonché i lavori pubblici. Su questo, c’è il tema dell’ascensore del castello, con Ziberna che ha assicurato che per i primi 4 anni il servizio sarà gratuito grazie ai fondi del bando borghi, mentre la dem ha evidenziato che “prima devo pensare a mettere in sicurezza l’area”.
Focus poi su cosa fare in piazza Transalpina, con l’idea originale vincitrice del concorso internazionale che è stata bocciata. Il sindaco ha rimarcato che l’edificio a cavallo del confine sarà realizzato, mentre Fasiolo ha riservato ogni decisione in merito ai professionisti, evidenziando però che “la stazione comunque non può essere nascosta”. I temi hanno poi toccato lo sport e servizi alle società, chiudendo sull’università. Il nome del centrodestra ha riportato in auge l’obiettivo di una “università europea”, collaborando con Nova Gorica.
Sul tema, è stato avviato già un progetto con le università di Udine, Trieste, Lubiana e della vicina città di confine ma i partner potrebbero ampliarsi. Ha poi puntato l’attenzione sullo sviluppo degli Its. Tema fatto già proprio dalla sfidante, che vorrebbe anche un corso in inglese parallelo a Scienze internazionali e diplomatiche, nonché valorizzare il Consorzio universitario che nei piani dell’attuale maggioranza, invece, dovrebbe essere chiuso. “Il problema è la qualità scarsissima dei servizi” ha accusato, guardando quindi al loro potenziamento.
Foto Daniele Tibaldi
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