LE INIZIATIVE
Al via le raccolte fondi a Brazzano e Versa: «Ognuno di noi potrà aiutare»
Per Jessica, rimasta senza casa e senza il marito Quirin, parte una campagna da Cormons; a Versa nascono iniziative spontanee dei cittadini, mentre il Comune di Romans annuncia che aprirà a breve un canale ufficiale, precisando che nessun’altra raccolta è collegata all’amministrazione.
Nel Goriziano ferito dal maltempo, mentre il fango viene spostato a forza di braccia e volontariato, la solidarietà prende forma in iniziative che cercano di dare un appiglio concreto a chi ha perso tutto. La frana che ha colpito Brazzano, a Cormons, e l’alluvione che ha devastato Versa, nel comune di Romans d’Isonzo, hanno lasciato dietro di sé distruzione ma anche un movimento spontaneo e forte di sostegno.
A Brazzano, la frana che ha travolto tre abitazioni ha portato via due vite: quella di Quirin Kuhnert, il giovane tedesco che si era trasferito da pochi mesi con la moglie Jessica, e quella dell’anziana vicina che il ragazzo stava cercando di mettere in salvo. La coppia aveva rilevato una storica bottega del paese, trasformandola in un piccolo alimentari capace in pochi mesi di diventare un punto di riferimento per la frazione. Panini, salumi, vino e un’accoglienza sincera avevano fatto di quei due ragazzi parte integrante della comunità. Nella notte della tragedia, il gesto di Quirin – uscito di casa per avvertire la vicina del pericolo – racconta un altruismo che oggi commuove l’intero paese, colpito da un duplice lutto che ha lasciato un segno profondo.
Jessica, rimasta senza nulla, è ora al centro di una raccolta fondi lanciata dagli abitanti di Cormons attraverso l’Associazione Ric Cormons. Nel messaggio pubblicato sulla piattaforma, gli organizzatori scrivono: «Siamo la comunità di Cormons, la cittadina friulana colpita dal maltempo e dalla frana… Purtroppo nella frana di ieri abbiamo perso il nostro Quirin, nel tentativo di salvare l’anziana vicina di casa, proprio davanti agli occhi di Jessica». La solidarietà nasce dal legame costruito negli ultimi mesi: «Innamorati della nostra terra avevano deciso di aprire un’attività… presto sono stati ben voluti da tutti». E oggi, sottolineano, Jessica ha bisogno del sostegno di tutti: «Ognuno di noi potrà aiutarla nella propria misura… cerchiamo fondi per Jessica, perché possa provare a ricominciare».
Anche a Versa, dove l’acqua del Torre ha invaso case, scantinati e cortili, la reazione è stata immediata. Qui sono nate due raccolte fondi spontanee: la prima promossa da un gruppo di residenti, tra cui Lisa Gabas, che racconta la fatica di queste ore con parole semplici e dirette: «Diversi amici hanno perso tutto… non è facile spalare con la stanchezza addosso e l’incredulità di aver perso tutto». Il loro invito è a contribuire come possibile: «Anche un piccolo importo è importante perché l’unione fa la forza!».
La seconda iniziativa arriva da Leonardo Zonch, che ha trascorso l’infanzia a Versa e che oggi vuole sostenere il paese dove è cresciuto: «Come altri comuni della provincia ieri Versa è stata sommersa dalle acque alluvionali… voglio dare il mio aiuto alla comunità colpita». La raccolta prevede di destinare i fondi al canale ufficiale che il Comune sta predisponendo.
Ed è proprio il Comune di Romans d’Isonzo a intervenire con una nota pubblicata sui propri canali per garantire chiarezza e trasparenza. L’amministrazione comunica: «Nelle prossime ore verrà attivata una raccolta fondi ufficiale gestita dal Comune di Romans d'Isonzo. Verranno comunicate le modalità solamente tramite questo canale social e il sito istituzionale del Comune. Tutte le altre raccolte in atto non sono collegate al Comune di Romans d'Isonzo». Un messaggio chiaro, che non intende smentire le iniziative nate “dal basso”, ma distinguere le raccolte spontanee da quella che sarà la gestione formale dell’ente pubblico destinata alle famiglie colpite dall’alluvione.
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