L'ultimo addio in moto a Gorizia, il giovane Ismail riposerà in Bosnia

L'ultimo addio in moto a Gorizia, il giovane Ismail riposerà in Bosnia

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L'ultimo addio in moto a Gorizia, il giovane Ismail riposerà in Bosnia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 21 Ago 2023
Copertina per L'ultimo addio in moto a Gorizia, il giovane Ismail riposerà in Bosnia

Ieri sera si è rinnovato il ricordo del giovane, che ora riposerà nel Paese d'origine. Consegnata una colletta alla famiglia da parte degli amici.

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Luci e motori accesi ancora una volta, sempre nello stesso punto. La cerimonia laica di addio si è ripetuta ieri nella zona industriale di Sant’Andrea, laddove Ismail Mrkonjić ha colpito un palo nella notte tra mercoledì e giovedì mentre era in sella alla sua dueruote. Un rito composto dai suoi amici e conoscenti che aveva riempito l’angolo di via Gregorčič già venerdì sera, richiamando chiunque volesse ricordare nuovamente il giovane 17enne che ora riposerà in Bosnia, terra di origine della sua famiglia.

Anche questa volta, c’è chi ha chiesto la massima attenzione ai coetanei in sella ai motori: “Niente impennate, niente rettilinei a tutto gas e nient'altro che potrebbe essere un rischio per qualcuno”. Appello fatto già attraverso le chat e poi di persona, perché la ferita è ancora troppo aperta per poter ignorare quale sia stata la causa di quel dolore. Ismail e diversi altri ragazzi della zona si ritrovavano spesso in quella via, per trascorrere il tempo in moto, provando a farla “ruggire” su una ruota sola.

Alla fine, però, l’imprevisto è stato fatale e le lacrime che scorrono ancora impetuose sugli occhi dei presenti raccontano tutto ciò. Non serve parlare, in un silenzio catartico sceso sul rione di Gorizia, e ancora una volta i sentimenti che ognuno porta dentro di sé trovano testo nelle canzoni di questa comunità. I trapper fanno da parolieri per questi giovani che sapevano bene il significato della parola "vita", ma quella “morte” era in una pagina del dizionario ancora mai aperta. C’è però anche “solidarietà” che è emersa.

Nata spontaneamente, una colletta per la famiglia ha coinvolto molti degli amici di Ismail, volendo manifestare così la propria vicinanza alla famiglia. Anche per sostenere nel proprio piccolo le spese del funerale, che si terrà a centinaia di chilometri di distanza dalla Gorizia che l’ha visto nascere e crescere, in un ricongiungimento con le proprie radici. Sicuramente, laggiù non ci potranno essere tutti i suoi amici ma solo i genitori e la sorella di “Spada”, com’era soprannominato, insieme al resto della sua famiglia.

A terra, a pochi passi dalle aziende qui presenti, ci sono ancora le parole tracciate con lo spray nei giorni scorsi. Qualche lume e fiore è stato deposto in quello che è diventato il sepolcro della memoria di un ragazzo strappato alla vita da un destino arcigno, insieme all’incoscienza del massimo pericolo dietro a una sgommata. I motori accesi all’unisono sgasano ancora una volta, riecheggiando fino alla volta celeste. Alla fine, rimane solo il grande vuoto dentro ognuno dei presenti, mentre tutto torna a tacere.

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