Tribunale senza personale, il presidente Merluzzi: «Gorizia poco appetibile»

Tribunale senza personale, il presidente Merluzzi: «Gorizia poco appetibile»

l'intervista

Tribunale senza personale, il presidente Merluzzi: «Gorizia poco appetibile»

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 17 Feb 2023
Copertina per Tribunale senza personale, il presidente Merluzzi: «Gorizia poco appetibile»

Il presidente Merluzzi denuncia le carenze, previsto un aumento di lavoro nell'anno di GO! 2025.

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«Ciò che mi preme sottolineare è che siamo un servizio pubblico e per questo dovremmo essere adeguati al territorio: nonostante tutto, il Tribunale di Gorizia sarebbe un gioiellino perché ci sono degli indicatori in base ai quali le performance sono fra le più elevate del Paese, sia grazie al senso civico che si respira in queste zone, sia grazie alla collaborazione dell’Ordine degli avvocati». Le ultime manifestazioni di protesta contro le carenze di organico risalgono a qualche settimana fa e il presidente dell'istituzione, Riccardo Merluzzi, non intende nascondere la realtà dei fatti.

Lo fa pur riconoscendo le qualità degli uffici che dirige. «Attualmente su un organico di trentotto unità teoriche, abbiamo in servizio effettivo ventidue persone a cui si aggiungono due posti scoperti, uno per malattia e uno per maternità». Ma quali sono i motivi di queste carenze? «Le ragioni sono molteplici: da un lato la mancata copertura da parte del Ministero dei posti che si vengono a liberare per trasferimenti e pensionamenti. Questo accade però anche per un secondo ordine di motivi: come tutte le sedi periferiche, soprattutto del nord est e del nord ovest della Penisola, Gorizia è poco appetibile».

«È un caso già studiato - prosegue -: nelle graduatorie dei concorsi mancano vincitori della regione. Chi viene da fuori si ferma per il periodo di legittimazione ma poi, rispettando i propri progetti di vita, tende a tornare in una sede vicino a casa: ci vorrebbero degli incentivi economici, non solo per i ruoli da magistrato ma anche per gli amministrativi. Pensi che dei nove posti disponibili grazie al concorso per funzionario giudiziario bandito nel 2019 non ne è stato coperto neanche uno».

Qual è la situazione dell’ufficio del giudice di pace? «È ancor più precaria perché la scopertura non riguarda solo il personale amministrativo: c’è un solo magistrato dove dovrebbero essercene tre. Il problema è reso ancor più gravoso dalla presenza del CPR di Gradisca: pensi che nel 2022 sono stati emessi più di millequattrocento provvedimenti in materia di convalida dei respingimenti e delle espulsioni e, essendo provvedimenti che vanno presi entro quarantotto ore, questo significa che ogni secondo giorno il giudice di pace è in udienza solo per questa materia».

Quali difficoltà ci sono nei rapporti con il pubblico? «È uno degli aspetti più frustranti per chi ci mette anima e corpo come accade qui a Gorizia. Un addetto deve seguire tre servizi e, oltre al problema del rallentamento, c’è anche il fatto che si perde la specializzazione poiché ci si può ritrovare a fare cose per cui non si possiedono le competenze specifiche. I cittadini ovviamente non sono soddisfatti e quindi mi ritrovo a gestire quotidianamente delle lamentele poiché ovviamente all’esterno non si possono vedere tutti gli sforzi che vengono fatti».

«Pensi che nel settore dell’amministrazione di sostegno ci sono ben più di mille procedimenti aperti che non si riescono a evadere in tempo reale». La situazione di Gorizia è un unicum? «Le carenze sono abbastanza diffuse ma purtroppo qui sono più evidenti perché la realtà è piccola: in un tribunale con duecento addetti il lavoro, seppure con fatica, è più agevole da spalmare. Dobbiamo anche pensare che il personale ha anche un’età media avanzata ma se si riuscissero a coprire almeno i trentotto posti disponibili, grazie anche agli apporti telematici che sono molto avanzati soprattutto nel settore civile, si riuscirebbe a garantire un servizio migliore».

«Peraltro adesso – chiosa Merluzzi – ci stiamo avvicinando a un importante appuntamento per la città: GO! 2025 è una grande risorsa per il territorio, significherà un aumento dei traffici, delle transazioni e, presumibilmente, anche delle cause civili. È anche per questo che speriamo ci siano nuovi arrivi da parte del Ministero».

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