Gorizia, sit-in davanti agli uffici giudiziari: rabbia del personale

Gorizia, sit-in davanti agli uffici giudiziari: rabbia del personale

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Gorizia, sit-in davanti agli uffici giudiziari: rabbia del personale

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 27 Gen 2023
Copertina per Gorizia, sit-in davanti agli uffici giudiziari: rabbia del personale

Lavoratori in assemblea fuori dal tribunale, la protesta dei sindacati: «Servizi ai cittadini non più garantiti».

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Il tribunale di Gorizia è da tempo in sofferenza per la carenza di personale. Una situazione andata aggravandosi nell’ultimo periodo e che ha spinto tutti i dipendenti a manifestare questa mattina davanti al Palazzo di giustizia con un sit-in coordinato da più sigle sindacali. Come ha denunciato il segretario generale di Confsal Unsa Enrico Acanfora “ai vari uffici giudiziari manca circa il 60% del personale previsto”.

Entrando più nel dettaglio, se al tribunale risultano in servizio attivo solo venti dipendenti su un organico di trentotto, la situazione risulta più grave sia alla procura, con undici persone su ventotto, che all’Unep (Ufficio notificazioni esecuzioni e protesti), con sei persone sulle sedici previste. Il quadro risulta altrettanto preoccupante se si guarda anche all’Ufficio del giudice di pace, che peraltro ha competenza sul Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo.

Con soli quattro dipendenti su sei lo scorso anno l’unico giudice presente ha trattato più di 1.400 fascicoli per la convalida, la proroga o il riesame dei trattenimenti, oltre a pronunciare 403 sentenze. Una vera e propria saturazione della propria capacità operativa, con inevitabili conseguenze sul funzionamento delle attività ordinarie dell’ufficio. Come ha evidenziato l’esponente di Fp-Cgil Alessandro Crizman “queste gravi carenze provocano due vittime: la prima è il sistema, mentre la seconda è l’utenza, che deve fare i conti con ritardi e un malfunzionamento generale”. “

E dove lo Stato arretra – la chiosa di Acanfora – la criminalità avanza”. Per questo è fondamentale intervenire quanto prima per risolvere queste criticità. Ma pare non sia nemmeno sufficiente assumere di più. Infatti, come ha spiegato sempre Acanfora, “con l’ultima legge di bilancio sono state prorogate le ultime graduatorie fino al 31 dicembre del corrente anno”. Il problema, in realtà, è che la maggior parte delle persone che vengono assunte non ha alcun interesse a venire e trasferirsi a Gorizia.

Per esempio, se con il Pnrr erano previsti sedici arrivi, alla fine ne sono giunti solo cinque, mentre delle ultime assunzioni effettuate a settembre, Gorizia non ha visto l’arrivo di alcun funzionario giudiziario. Massimo Bevilacqua, dirigente regionale di Cisl-Fp, ha riferito che è stato persino proposto di impiegare membri dell’Associazione nazionale carabinieri: “un inaccettabile tentativo di privatizzazione che trasformerebbe Gorizia in un caso unico a livello nazionale”.

“Il caso del tribunale – la triste osservazione di Crizman – è in linea con il declino della città”. “Un tribunale senza cancellieri e direttori amministrativi è come un esercito di generali senza la truppa”, ha spiegato il dirigente goriziano di Fp-Cgil, “con la conseguenza che non è più possibile garantire i servizi ai cittadini”. Una situazione di grave esasperazione che ieri, tra i manifestanti, ha provocato la comprensibile domanda corale: “Il Ministero sa dov’è Gorizia?”.

Foto Daniele Tibaldi

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