Terza tornata per ‘Mussolini non è mio concittadino’, il presidio sabato mattina davanti al Municipio di Gorizia

Terza tornata per ‘Mussolini non è mio concittadino’, il presidio sabato mattina davanti al Municipio di Gorizia

LA PROTESTA

Terza tornata per ‘Mussolini non è mio concittadino’, il presidio sabato mattina davanti al Municipio di Gorizia

Di REDAZIONE • Pubblicato il 10 Apr 2025
Copertina per Terza tornata per ‘Mussolini non è mio concittadino’, il presidio sabato mattina davanti al Municipio di Gorizia

La mobilitazione intende proseguire a oltranza per tutto il 2025. Revoca della cittadinanza onoraria al Duce e fine dei ricevimenti istituzionali della X Mas tra le richieste avanzate.

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Si svolgerà sabato 12 aprile, dalle 10 alle 12, il terzo presidio di fronte al Municipio di Gorizia identificato dallo slogan “Gorizia capitale dell’ipocrisia – Mussolini non è mio concittadino”.

Dopo la manifestazione iniziale e molto partecipata del primo febbraio e il secondo appuntamento del 15 marzo, sotto la pioggia, questo terzo presidio sarà impreziosito dalla presenza del coro maschile Skala-Gabrje e del rapper lubianese Darko Nikolovski, che si alterneranno agli interventi al microfono.

L’idea di prolungare la protesta contro la scelta del Comune di Gorizia non revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini è nata dalla grande partecipazione al primo presidio e della risonanza che l’iniziativa ha avuto sui diversi media, così come dalle mancate risposte sia da parte dell’amministrazione comunale che da parte del presidente Mattarella - al quale, scrivono gli organizzatori nel comunicato, «la mattina dell’8 febbraio (il giorno dell’inaugurazione di GO! 2025) sono state consegnate le prime 890 firme raccolte in meno di una settimana. Numero che oggi ha ampiamente superato il migliaio e comprende la sottoscrizione di senatori, deputati, consiglieri e sindaci di tutto il Fvg».

L’intenzione dei cittadini e delle cittadine di Gorizia e Nova Gorica che sostengono l’istanza, dunque, è quella di continuare la protesta per tutto il 2025 con un appuntamento ogni mese, in quanto anno della Capitale Europea della Cultura, o almeno fino a quando le richieste avanzate non otterranno garanzie. Le richieste – alle quali si è inizialmente associato anche Stojan Pelko, responsabile del programma della Capitale Europea della Cultura -, sono per la precisione: revocare a Benito Mussolini la cittadinanza onoraria di Gorizia, celebrare la Festa della Liberazione dal nazi-fascismo il 25 aprile di ogni anno; non ricevere più i rappresentanti della Decima Mas in maniera istituzionale.

Anche sabato 12 verrà letto il comunicato bilingue degli organizzatori già presentato a febbraio e marzo, per poi lasciare spazio a chi vorrà parlare ed esporre le proprie idee ed eventuali proposte. Sono stati inoltre invitati a intervenire, per esprimere la loro posizione, relativamente a tale iniziativa, i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, oltre a Stojan Pelko. Proseguirà durante il presidio, infine, la raccolta firme, rivolta a coloro che vogliono dichiarare, seppure simbolicamente, “di voler rinunciare alla cittadinanza goriziana”, oppure, se non residenti nel capoluogo, di sostenere tale iniziativa.

Tale mobilitazione, scrivono gli organizzatori, «deriva anche dalla convinzione che la Cultura, intesa nel suo senso più ampio, sia lo strumento più potente per debellare tutte le forme di violenza, fisica e verbale, di xenofobia e di razzismo: dove c’è Cultura non c'è fascismo».  

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