«Tante persone senza green pass», la festa di Zotti in piazza a Gorizia

«Tante persone senza green pass», la festa di Zotti in piazza a Gorizia

ieri sera

«Tante persone senza green pass», la festa di Zotti in piazza a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 13 Feb 2022
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L'ex esponente della Lega guarda alle elezioni: «Pronto un gruppo di 20 persone».

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C’è anche Franco Zotti tra i nomi che puntano alle elezioni amministrative di Gorizia. L’ex capogruppo della Lega, oggi componente del gruppo monocellulare Legaliziamo, ha annunciato da tempo la volontà di correre come sindaco, senza però svelare ancora l’identità della sua prossima lista. Mentre i diversi schieramenti si organizzano in vista del voto, sia nel centrodestra che nell’area progressista e di centrosinistra, Zotti non scioglie ancora le riserve ma assicura che c’è già una squadra su cui sta lavorando.

“Siamo un gruppo di 20 persone - spiega - ma siamo ancora in alto mare con il nome della lista. Non so se useremo quello di Legaliziamo”. In ogni caso, la mano è tesa verso il resto dei “dissidenti”, ossia gli ex componenti della maggioranza che hanno deciso la rottura con il sindaco Rodolfo Ziberna. A partire da Serenella Ferrari, Riccardo Stasi e Rinaldo Roldo, che hanno composto a loro volta i gruppi di Movimento regione futura e Cambiamo con Toti. L’ex presidente dell’Aula ha però preso le distanze dalle posizioni no green pass di Zotti.

Proprio su quest’ultimo punto, ieri pomeriggio l’ex esponente del Carroccio ha organizzato una festa in piazza della Vittoria. “Abbiamo fatto un rinfresco - commenta - pensavamo che saremmo stati in 25 e alla fine eravamo in 400. Siamo quasi meglio del Comune, se ci lasciano lo rifaremo ogni sabato. Poi abbiamo pulito tutto. Era un’aggregazione tra cittadini goriziani e amici, più di qualcuno non ha il green pass, tra cui io, per cui non si può andare nemmeno al bar. C’è stato un tam tam sui social, ognuno di noi ha portato qualcosa e rispettato le distanze”.

Tornando sul discorso elettorale, Zotti lancia la provocazione: “Ognuno di noi vorrebbe fare il sindaco. Sarebbe bello farne dieci, uno per ogni quartiere. Siamo in trattative anche con altri, ma io con il Partito democratico non ho nulla da spartire. Sono al governo e hanno imposto il green pass. Io non sono un no vax, ma per la libertà di scelta”. Cinque anni fa, alla urne, il leader di Legaliziamo ottenne 228 preferenze sui 1.317 voti ottenuti dalla Lega: tesoretto che lo stesso interessato vorrà replicare.

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