IL CONCERTO
Successo al Bratuž per il Sunna Gunnlaugs Trio: il connubio di jazz e melodia ispirato all’Islanda conquista Gorizia

Dodici i brani in programma, quasi la metà inediti, accolti con grandi applausi dal pubblico in sala. Klanjscek, «dato risalto al carattere internazionale di Gorizia».
Fra triathlon, Giro d’Italia e relativi festeggiamenti, la giornata di ieri sabato 24 maggio è stata un tripudio di appuntamenti in tutta Gorizia e nella vicina Nova Gorica. A chiuderla musicalmente, con uno spettacolo che ha suscitato grande entusiasmo nel pubblico in sala, il jazz raffinato ed espressivo del Sunna Gunnlaugs Trio al Kulturni Center Lorje Bratuž.
Ad introdurre l’evento, cominciato alle ore 20.30, Daniela Klanjscek del Bratuž: «Abbiamo cominciato a preparare questa serata un anno e mezzo fa, una serata che intende dare risalto a Gorizia e alla sua internazionalità». È infatti originaria di Reykjavík, la capitale islandese, la pianista Sunna Gunnlaugs, accompagnata dal contrabbassista Þorgrímur Jónsson e dal batterista Scott McLemore. I tre, ha raccontato Klanjscek, «si sono esibiti nei più prestigiosi jazz club di Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna e sono reduci da una tournée europea, durante la quale hanno inciso il loro sesto album in studio (in uscita ad agosto, ndr.)». Plauso per questa proposta, «un’avventura cominciata senza sapere che cosa avrebbe atteso oggi Gorizia», anche da parte del vicesindaco Chiara Gatta, felice di vedere «un pubblico numeroso e caloroso nonostante quanto successo oggi in città grazie al Giro d’Italia: una grande giornata nel segno della Capitale Europea della Cultura».
Spazio, allora, al Trio e ai suoi dodici brani in scaletta. Un jazz fortemente espressivo, che combina i ritmi swing all’approccio melodico e “narrativo” delle frasi e delle improvvisazioni di Gunnlaugs sul pianoforte: il risultato è trascinante ma allo stesso tempo rilassante, avvolgente, come testimoniato dalla traccia d’apertura “Long Pair Bond”. Maggiormente ritmato, invece, il repentino arrivo della stagione fredda tradotto in musica in “Suddenly Autumn”, pezzo dell’ultimo disco del 2023 “Becoming”: canzone che, ha raccontato Sunna all’uditorio del Bratuž, è legata al «veloce mutare del tempo atmosferico e dei cicli stagionali da noi in Islanda».
Sempre il clima dello Stato insulare nordico è stato l’ispirazione della suggestiva “Mistur” (che in islandese significa “nebbia”, “foschia”), uno dei brani inediti recentemente incisi dal trio suonato in anteprima ieri sera: a seguire, sempre dal nuovo album in uscita ad agosto, il loro arrangiamento del classico degli U2 “I still haven’t found what I’m looking for”, riproposto in una versione molto morbida e riflessiva. Diversi durante tutto lo show, come si addice a un concerto jazz, i momenti di improvvisazione da parte degli strumentisti, contrabbasso e batteria compresi.
Dopo alcune tracce dei primi dischi e una versione swing della canzone popolare messicana “Cielito Lindo”, Gunnlaugs ha presentato altri nuovi brani, nati da riferimenti pop come i Peanuts (“Be like Charlie”) oppure dal ricordo di vecchie canzoni che emerge durante le attività quotidiane (“Bobo’s Boogie”), per concludere – rispecchiando perfettamente la formula stilistica che contraddistingue l’ensemble - con le atmosfere intime, minimali e toccanti dell’ultimo inedito “Late night radio” e con l’energia tipicamente jazz di “Go round merry”.
L’apprezzamento del pubblico in sala non ha mai mancato di farsi sentire, con lunghi applausi al termine di ogni performance e ancor di più dopo il bis proposto a fine scaletta da Gunnlaugs e compagni di band, emozionati dal calore ricevuto dalla sala. Paesaggi melodici ispirati alla vita e alla natura in Islanda ed esperienze musicali americane: un perfetto connubio di internazionalità che il Sunna Gunnlaugs Trio ha portato in una città da sempre cornice di incontri fra culture come Gorizia. Obiettivo dell’iniziativa del Bratuž, aveva spiegato Klanjscek in apertura, è infatti anche quello di «far conoscere ad artisti di calibro internazionale il particolare sapore “mitteleuropeo”» del capoluogo isontino. Ed è proprio questo che ha colpito i tre musicisti al loro arrivo, ha raccontato Sunna Gunnlaugs a fine concerto: il modo in cui tutte le influenze e la «vicinanza della Slovenia» si sposano alla «bellezza che conosco dell’Italia, il mio Paese preferito».
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.






Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
