monfalcone
«Stranieri aumentati con la destra», centrosinitra ribatte a Cisint

Il centrosinistra cittadino risponde alle dichiarazioni di sindaco, giunta ed esponenti della comunità.
Si anima la discussione politica dopo la cronaca dell’incontro tra l’amministrazione comunale di Monfalcone e alcuni membri di associazioni, centri culturali e religiosi bengalesi attivi in zona. A muoversi, in tal senso e con una levata di scudi, è l’area del centrosinistra cittadino, in primis Lucia Giurissa del Pd.
“Su una cosa la sindaca Cisint ha ragione: i numeri sono inconfutabili”, rilancia Giurissa. “Nel 2016, a conclusione delle giunte di centrosinistra, gli stranieri erano arrivati a un totale di 5.817 di cui 1.965 bengalesi. Ora, nonostante le roboanti promesse e i solenni pugni sul tavolo della destra al potere, solo la comunità proveniente da Bangladesh conta 4.611 residenti, con un positivo di 2.646 persone in sette anni, senza contare le presenze per visite brevi”.
La segreteria locale del Pd bolla, dunque, come “patetico teatrino” l’intero incontro che “non fa onore alle istituzioni e segue il solito canovaccio dello strillo all’emergenza vicino alle elezioni quando ormai tutti sanno che si tratta una questione strutturale da affrontare nella sua interezza”.
Giurissa, dunque, si scaglia contro la proposta di un volantino all’interno delle cassette postali delle famiglie e la proposta di una visita a Roma da parte di Cisint, “non sono soluzioni reali ad una condizione di fragilità oggettiva. Ancora più agghiacciante politicamente pensare che l’interlocuzione diretta dell’amministrazione con il consigliere Sarkar non si sia mai interrotta davvero e che la sua associazione Genitori Bengalesi sia ancora l’unica a ricevere contributi pubblici per «attività culturali e educative»”.
“Le istituzioni laiche devono farsi carico dell’emancipazione culturale e economica di tutte le donne, e le iniziative in questo senso non sono andate oltre ai corsi di autodifesa”, conclude.
Di pari contenuti la risposta di Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone: “Finalmente la lega cittadina si accorge di ciò che noi stiamo continuando a dire da diverso tempo e cioè che sotto il loro governo, di Cisint e Fedriga, gli stranieri sono aumentati come mai prima d'ora in percentuale e che il problema non è il presunto buonismo delle sinistre ma la politica economica e di sviluppo del territorio e il rapporto con la grande azienda”.
“Purtroppo, oggi il problema che viene sollevato, il sostanziale collasso dei servizi sociali, ci parla di una città e di una popolazione tutta impoverita. Prima di tutto è necessario un aumento di fondi e finanziamenti per poter dare risposte a tutti i cittadini che versino in una situazione di bisogno, senza innescare lotte tra persone in difficoltà. Va aperto su questo un serio confronto con la regione e vanno fatte scelte precise di bilancio. A chi è rimasto indietro va data risposta. È una questione di scelte, non di possibilità. Sarebbe necessario, ad esempio, un investimento speciale sul tema del diritto alla casa, urgente nel nostro territorio, ma le politiche di questa amministrazione hanno condotto ad una riduzione del patrimonio immobiliare pubblico invece di aumentarlo”, così Morsolin.
La consigliera conclude sottolineando la necessità di “dare risposta a tutti i cittadini e le cittadine che si sono impoveriti nella città con i redditi più bassi della regione, che ci siano più case pubbliche per dare risposte a chi ne abbia bisogno, italiani e stranieri, senza distinzione”.
Foto Daniele Tibaldi
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