Staranzano, Eid Al Adha alle Stalle Rosse: più di mille fedeli in preghiera

Il sindaco Fragiacomo richiama l'articolo 3 della Costituzione. Per il parroco don Zuttion si tratta di «esempio di convivenza e rispetto reciproco».

Questa mattina, venerdì 6 giugno, a partire dalle 7, si è svolta la festa musulmana dell’Eid Al Adha, nota anche come Festa del Sacrificio, una delle ricorrenze più importanti del calendario islamico, che ha chiamato alla preghiera circa 4mila fedeli. Anche quest’anno la comunità musulmana del territorio si è ritrovata numerosa per partecipare alle celebrazioni religiose, articolate in due momenti distinti.

Il primo gruppo, appartenente alla comunità Baitus Salat di Via Fanin, si è ritrovato negli spazi retrostanti la parrocchia Marcelliana di Monfalcone per un momento di preghiera. Il secondo, composto dai fedeli dell’associazione Prabashe Bharab, ha invece celebrato la festività presso il campo sportivo delle Stalle Rosse a Staranzano.
Ad aprire la cerimonia sono stati Don Paolo Zuttion e il sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo, che ha subito ringraziato la comunità cristiana per la disponibilità nell’accogliere i fedeli musulmani: «Faccio i miei complimenti alla chiesa e al parroco, che hanno dimostrato apertura mentale e inclusione verso tutte queste persone» ha spiegato il primo cittadino. Fondamentale, per il sindaco, è stato anche ribadire un principio essenziale dell’articolo 3 della Costituzione italiana: «Ho voluto sottolineare, in maniera laica, il principio costituzionale dell’articolo 3 – ha detto Fragiacomo – che non prevede alcun tipo di discriminazione di culto per i cittadini italiani». Anche Don Paolo Zuttion ha voluto esprimersi a riguardo, spiegando che: «La chiesa insegna che ogni uomo ha il diritto di pregare e trovo che questa nostra concessione possa gettare le basi di una convivenza pacifica fra le diverse comunità religiose» conclude Don Zuttion.

Proprio sull’erba del campo, dalle 8.30, sono state intonate le preghiere rivolte ai fedeli, che si sono disposti ordinatamente in segno di raccoglimento e devozione. Anche Sani Bhuiyan, consigliere attivo nell’associazione del terzo settore Prabashe Bharab, ha commentato positivamente la disponibilità mostrata dalla comunità cristiana: «È una dimostrazione di fratellanza, che consente una convivenza pacifica – afferma Bhuiyan – ringrazio tutti i parroci e il sindaco che l’hanno resa possibile».

L’augurio finale di Bhuiyan guarda invece a Monfalcone, con il desiderio di poter, un giorno, celebrare la festività nella città dei cantieri: «Monfalcone è vissuta da tantissimi altri fedeli musulmani che contribuiscono allo sviluppo economico della città. Queste persone non sono fantasmi e devono essere considerate – spiega Bhuiyan – Speriamo che l’amministrazione comunale di Monfalcone possa trovare un posto a norma, per darci la possibilità di pregare serenamente» conclude.

Non è tardato ad arrivare il commento del consigliere delegato alla lotta contro la radicalizzazione islamica Anna Cisint, che tramite i suoi canali social ha duramente affermato: «Inaccettabile svendita della cristianità a Monfalcone e Staranzano». E riferendosi alla preghiera tenutasi a Monfalcone riferisce: «Ho i brividi, io in questa Chiesa ho fatto la prima comunione, la cresima e mi sono sposata. Poveri noi, poveri frati francescani, povera Italia. Occupata la chiesa, rubato il nostro futuro dall’islam» conclude l’eurodeputata. 

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