i fondi
Arrivano 250mila euro per la Sinagoga di Gorizia, chiusa da due anni

I fondi saranno inclusi nella legge finanziaria che sarà votata dal Consiglio regionale a fine luglio, Oreti: «Vogliamo riaprire a inizio 2024».
Il voto sull'assestamento arriverà solo a fine luglio da parte del Consiglio regionale, ma nel frattempo è stato reso noto che sono stati erogati ulteriori due milioni di euro per ampliare la graduatoria del bando per contributi per investimenti nei musei comunali. Grazie a questa misura, ci sono anche 250mila euro da destinare alla Sinagoga di Gorizia, che dalla pandemia è ormai chiusa al pubblico. Una cifra importante all’interno di una previsione di spesa da circa 300mila euro per mettere in sicurezza l’antico edificio di via Ascoli.
“Con questo fondo andremo a mettere a sistema tutta la sicurezza e inseriremo anche alcune novità come in castello” spiega l’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti. La speranza è di dover attendere ora solo qualche mese prima di procedere con l’avvio di lavori e, con la fine dell’estate, adeguare l’impianto elettrico - nodo principale dell’immobile - e rivedere la mostra sulla “Gerusalemme sull’Isonzo” ospitata all’interno, ormai datata. “Vogliamo poter riaprire per inizio 2024” ha aggiunto l’esponente della giunta Ziberna.
Un percorso, quello che accoglierà il visitatore nel luigi di culto, “che sia all’altezza della Capitale europea della cultura” ancora Oreti. Bisognerà poi intervenire sulle norme sulla sicurezza, per poter permettere l’acceso fino a 212 persone nello stesso momento. Già prima del Covid, il sito non accoglieva più le celebrazioni giudaiche da tempo, essendo la comunità goriziana pressoché estinta a causa delle tragedie della Seconda guerra mondiale, ma veniva riaperta saltuariamente in occasione di celebrazioni con la Comunità di Trieste.
Dopo essere stata recentemente set cinematografico, seppur solo esternamente, domenica alle ore 18.30 la Sinagoga accoglierà invece la X edizione del Festival Viktor Ullman con ingresso gratuito. Atteso il concerto del duo Szymon Chojnacki e Jakub Tchorzewski del repertorio del pianista Ignaz Friedman. In programma anche brani di Schubert, Schumann, Brahms e Chopin. Pianista e compositore polacco di origini ebraiche, è nato nel 1882 nelle vicinanze di Cracovia. L'esecuzione dei suoi lieder sarà con ogni probabilità sarà la prima italiana in tempi moderni.
Tornando ai lavori, soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere regionale della Lega, Antonio Calligaris: “Due eccellenze turistiche del nostro territorio che, anche in vista della Capitale europea della cultura 2025, potranno essere finanziate grazie allo scorrimento della graduatoria del bando per contributi per investimenti a favore dei musei di proprietà comunale”. Il riferimento è anche ai 250mila euro per il rinnovo dell’allestimento del Civico museo archeologico, già rimasto escluso nella scorsa ripartizione fondi.
Per quanto riguarda Gorizia, “Il museo e la Sinagoga stessa, chiusi da più di due anni, potranno essere riaperti al pubblico che potrà tornare ad ammirare le opere di Michelstaedter e potrà riscoprire la storia della comunità ebraica che ha fornito un importante contributo culturale alla città” prosegue Calligaris. Su Romans, invece, l finanziamento permetterà di coprire le spese del nuovo museo che affiancherà ai reperti archeologici una parte multimediale, che renderà il percorso stesso sui Longobardi più interattivo e accessibile.
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