Dopo 3mila chilometri arrivano a Santiago Enrico Lucca e Miriam Dell'Olivo

Dopo 3mila chilometri arrivano a Santiago Enrico Lucca e Miriam Dell'Olivo

L'iniziativa

Dopo 3mila chilometri arrivano a Santiago Enrico Lucca e Miriam Dell'Olivo

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 24 Lug 2021
Copertina per Dopo 3mila chilometri arrivano a Santiago Enrico Lucca e Miriam Dell'Olivo

I due monfalconesi ora proseguiranno verso sud fino all'imbarco sul traghetto che li riporterà alle Canarie, dove vivono. La pedalata segue quella attorno allo stivale a favore della Via di Natale.

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Ad avventure di questo tipo Enrico Lucca non è sicuramente nuovo. Già nel 2019 il monfalconese appassionato delle due ruote si era lanciato in un viaggio di ben 2.800 chilometri lungo lo stivale per raccogliere fondi da devolvere all’associazione La Via di Natale di Aviano. Un’idea nata con uno scopo benefico e con lo stesso obiettivo ora prosegue, modificandosi. Per il 2021, infatti, Lucca, accompagnato dalla moglie Miriam Dell’Olivo, ha corso lungo vie e strade della Spagna per un totale di 4.500 chilometri.

Un viaggio che è partito il 20 giugno dalle Canarie, dove i due coniugi vivono, e, dopo due giorni di navigazione, ha raggiunto Huelva, nel continente. Da lì, lungo la costa, ha toccato Barcellona ed è risalito verso i Pirenei fino a Pamplona, con una marcia di circa 110 chilometri al giorno. Dopo essersi ricongiunto alla moglie Miriam hanno percorso assieme il cammino di Santiago nella sua direttrice francese fino al santuario. Da lì torneranno indietro fino a Siviglia e dove mancheranno circa duecento chilometri. Il percorso finirà a La Plata.

Santiago, di fatto, è stata raggiunta mercoledì e per Enrico è stato il 30esimo giorno in sella alla sua fedele bicicletta. “Immancabile è stata la richiesta della Compostela, il documento che attesta che sei arrivato al santuario – racconta Enrico – e ora il viaggio è verso sud. Seguiremo il cammino De la Plata, che verrà fatto al contrario, e finisce a Siviglia. Noi dopo Siviglia torneremo a Huelva per tornare in barca”.

Gli ultimi giorni di pedalata “sono state un po’ più difficili – racconta ancora Enrico – dal momento che il territorio è pieno di montagne”. Per Miriam i chilometri sono ben ottocento, Enrico, invece, oltre 3mila. “Abbiamo visto paesaggi unici, in alcuni punti ci sembrava di essere in alcuni film”. I due ciclisti non escludono ancora qualche tratto di fatica, “almeno finché non saremo usciti dalla Galizia.

Durante una delle tappe, come racconta Lucca, un evento lo ha fermato un attimo. Poco dopo essere partito viene fermato all’esterno di un bar da un signore anziano che lo invita per un caffè. “Mi invita al banco, ordino un caffè ma lui non vuole nulla. Parliamo un po’ e sul bancone vedo che c’è un barattolo con un cartello, Toni, e un biglietto con dei segni. Ogni dieci clienti che lui riusciva a far consumare nel bar il gestore gli metteva un euro nel barattolo. Dopo avergli raccontato la mia impresa, mi appoggia la mano sulla spalla e si offre di pagarmi il caffè. Ho cercato di non accettare ma lui decide di pagarlo lo stesso. Esco e, prima di ripartire, gli metto cinque euro nel barattolo Toni. Mi vede e con le lacrime agli occhi mi saluta e mi augura buona fortuna. Avrò questa scena per tutto il giorno, almeno”, conclude Enrico.

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