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Sanità e punto nascita di Gorizia, Fasiolo: «Fu scelta di Tondo»

La candidata dem replica all'assessore Romano, apertura all'idea di riaprire il servizio.
La candidata sindaco del centrosinistra a Gorizia, Laura Fasiolo, punta il dito verso le recenti dichiarazioni dell'assessore al welfare, Silvana Romano. In particolare, su quanto riguarda la sanità cittadina, a partire dalla futura Casa della salute presso l'ex Sanatorio di via Vittorio Veneto. La dem rimarca che i fondi dedicati "non sono regionali, ma, appunto, provengono dal Piano nazionale ripresa e resilienza. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. È sotto gli occhi di tutti come la pandemia abbia evidenziato le carenze della sanità locale (liste d’attesa incontrollate, carenza di professionisti della salute e altro)".
L'ex senatrice evidenzia che "è solo grazie alle risorse nazionali, assessore Romano, che potremo recuperare quella straordinaria struttura che è l’ex Sanatorio e renderlo fruibile ai cittadini del territorio". Ricorda quindi i precedenti progetti sul vicino ex ospedale, tra cui quello "del Carcere europeo che l’attuale sindaco voleva istituire proprio in quell’area, da sempre destinata a 'Cittadella della salute'" che "non si farà, dando dunque spazio ad un progetto sanitario di cui Gorizia ha bisogno". Fasiolo replica quindi alle accuse al centrosinistra sul punto nascita: "Risale al novembre 2012 la generalità 1755 della giunta regionale, allora guidata da Renzo Tondo".
In quell'atto "si ordinava la sospensione del punto nascita di Gorizia, poi ripresa dalla presidente Serracchiani. Spetta pertanto alla Regione stabilire quali sono le sedi da destinare a questo servizio. Ricordo che già 5 anni fa, nel 2017, il sindaco Ziberna dichiarava che entro due anni si sarebbe istituita la 'Casa del parto' dove indirizzare i parti fisiologici, ovvero senza rischi e/o complicazioni, per poter nascere a Gorizia. Ora il progetto si è trasformato in quello di un 'Centro di salute della donna', un disegno ex novo che non contempla più il parto fisiologico, bensì un’attività di assistenza pre e post-natale".
Il tutto "con un investimento di 2,4 milioni di euro di risorse pubbliche per la costruzione della 'piscina' nel parco Basaglia. Non pare quindi che il sindaco in questi 5 anni sia riuscito a convincere l’assessorato regionale a ridare l’opportunità del punto nascita a Gorizia. Il nostro programma è invece teso a un impegno concreto e finalizzato al sostegno, potenziamento e ripristino delle strutture specialistiche purché ad elevata tecnologia e che rispondano ai più elevati standard di sicurezza. In quest’ottica, contempliamo, se le condizioni lo permetteranno, anche il punto nascita" conclude Fasiolo.
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