Ronchi torna capitale del giornalismo, svelato il festival nel ricordo di Cristina

Ronchi torna capitale del giornalismo, svelato il festival nel ricordo di Cristina

l'edizione 2021

Ronchi torna capitale del giornalismo, svelato il festival nel ricordo di Cristina

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 21 Ago 2021
Copertina per Ronchi torna capitale del giornalismo, svelato il festival nel ricordo di Cristina

Presentati gli appuntamenti che partiranno il primo settembre. Il ricordo della vicepresidente, scomparsa pochi giorni fa.

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Appena sette anni fa, una piccola rassegna dedicata al giornalismo faceva capolino a Ronchi dei Legionari. Da allora, il festival dell’associazione Leali delle notizie è cresciuto, tanto da contare oggi 130 ospiti distribuiti su una quarantina di appuntamenti. L’edizione 2021 è stata presentata questa mattina, nel parco del Consorzio di bonifica pianura isontina, illustrando il programma che partirà già dal primo settembre, con una lunga anteprima itinerante attraverso i comuni della zona, per tornare nella cittadina della Bisiacaria sei giorni dopo.

Qui, fino sabato 11 settembre, andrà in scena la settima edizione della kermesse, che ospita per il quarto anno il Premio Daphne Caruana Galizia. Il riconoscimento, che gode dell’alto patrocinio del Parlamento europeo e da quest’anno anche del ministero della Cultura, andrà quindi a Paolo Berizzi. Firma di Repubblica, “è l’unico giornalista sotto scorta per avere fatto risaltare il rigurgito dei movimenti neofascisti” ha spiegato il presidente del sodalizio, Luca Perrino. A consegnare il premio, realizzato dall’artista Fabio Rinaldi, sarà la sorella della reporter maltese.

La lotta ai fenomeni criminali sarà ampiamente trattato nel corso delle giornate, sia a livello italiano che internazionale. Spazio quindi alla situazione in Messico, mentre si parlerà anche della libertà di stampa in Turchia. Focus sugli esteri tenuto, tra gli altri, dall’analista di Limes Dario Fabbri, che parlerà della sfida tra Stati Uniti e Cina. C’è poi il tema della comunicazione dei leader, da Trump a Draghi, mentre particolare attenzione sarà dedicata agli anniversari più importanti di quest’anno. Uno su tutti, il ventennale dall’attentato alle Torri gemelle di New York.

Ricco calendario che, purtroppo, dovrà fare a meno di una delle anime che lo hanno realizzato, Cristina Visentini. Scomparsa prematuramente pochi giorni fa, a 56 anni, il suo spirito sarà comunque presente al festival. “Lei è stata una del fondatrici dell’associazione - ricorda Perrino - e ha lasciato il segno in questa manifestazione, così come in tutti gli altri che facciamo nel corso dell’anno”. Il testimone, almeno ad interim, sarà Giulia Micheluzzi: “Questa mancanza si farà sentire e si fa sentire tutt’ora”. La volontà comune era però proseguire nel lavoro, proprio in suo ricordo.

A strutturare l’organizzazione saranno moltissimi volontari, tra cui tante ragazze non solo di Ronchi ma anche dei paesi vicini. “Stiamo diventando sempre più grandi - prosegue Micheluzzi - e quest’anno sarà particolare. Anche perché il settimo anno è sempre quello più difficile”. Per andare oltre le difficoltà, sono state strette nuove collaborazioni e rafforzate quelle esistenti con gli altri partner culturali regionali, tra cui Vicino/Lontano di Udine, Dedica di Pordenone e Geografie di Monfalcone. Si guarda però anche più avanti, anche a Nova Gorica e Gorizia 2025.

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