i successi
Il robot chirurgico cresce a Gorizia, iniziati gli interventi sull'obesità
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Ampliata la gamma d'interventi, il nosocomio cittadino tra i Centri di eccellenza nazionale.
Si ampliano gli utilizzi del robot chirurgico a disposizione dallo scorso ottobre all'ospedale di Gorizia. All’interno del Blocco Operatorio è stata allestita una sala operatoria altamente tecnologica dedicata alla chirurgia robotica, potendo così risolvere diverse problematiche. “Abbiamo anche cominciato ad eseguire con il robot interventi per la cura dell’obesità e questo sarà sicuramente un campo da sviluppare, visto che eseguiamo in condizioni normali più di 110 casi all’anno" ha spiegato Alessandro Balani, direttore del Dipartimento chirurgico di Gorizia e Monfalcone.
Questi numeri hanno "consentito di collocare Gorizia tra i Centri di eccellenza nazionale - ha aggiunto il medico -. I volumi degli interventi robotici sono decisamente importanti, visto che in meno di quattro mesi le operazioni chirurgiche complessivamente eseguite sono state 59, di cui 34 di Urologia e 25 di Chirurgia generale. E sarebbero state oltre 80 se non ci fosse stata la riduzione delle sale a causa del Covid”. Inizialmente, la macchina è stata impiegato prevalentemente in Urologia, in particolare nel trattamento dei tumori dell’apparato urinario.
Quest’approccio, spiegano gli esperti, si sposa assai bene con l’anatomia della pelvi consentendo di magnificare e preservare anche i più piccoli filuzzi nervosi e prevenendo, così, gravi ripercussioni sulla sfera sessuale e urinaria. A ciò va aggiunta anche la decennale esperienza di Fabio Vianello, direttore dell’Urologia, maturata presso l’Università di Padova da cui proviene. Parallelamente, però, il robot è stato impiegato anche in chirurgia generale. Si è cominciato nei primi due mesi con interventi cosiddetti “minori”, quali il trattamento di ernie della parete addominale e di patologie delle vie biliari.
Si è poi passati ad interventi più complessi quali quelli per la cura dell’obesità e per il trattamento dei tumori dell’apparato gastro-intestinale. "I vantaggi sono sorprendenti - riferisce Balani - al punto che un paziente di oltre 80 anni da noi operato con asportazione di parte dello stomaco per un tumore, già nel pomeriggio camminava per il corridoio e dopo 4 giorni veniva dimesso guarito. Indubbiamente l’identificazione in maniera ottimale dei piani anatomici consente di eseguire lo scollamento dei tessuti in maniera perfetta".
La possibilità, poi, di utilizzare strumenti che ruotano a 360 gradi permette l’esecuzione di una sutura in maniera ideale. Tutto questo va a vantaggio degli operati che hanno un recupero molto veloce. "Intendiamoci - rimarca il professionista -, non tutti i casi possono essere trattati con il robot e va detto anche che noi già approcciavamo i malati affetti da tumori gastro-intestinali con la laparoscopia e quindi in maniera mini-invasiva con traumatismi molto minori rispetto alla chirurgia tradizionale, però qui la sensazione è che, in casi selezionati, i vantaggi possano essere ancora più grandi".
Balani ha quindi ringraziati infermieri ed anestesisti "che si sono 'buttati a capofitto' in questa avventura con passione, professionalità ed entusiasmo e anche i miei due giovani collaboratori, Laura D’Ambrosi e Damiano Pennisi, che mi supportano in questa nuova sfida”. Alle sue parole si è unito il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, evidenziando che "il nostro ospedale ha diverse eccellenze professionali e strumentali e quando queste si incontrano, come nel caso della chirurgia, i risultati sono davvero straordinari".
"Grandissima soddisfazione, quindi, e un ringraziamento agli operatori sanitari che, quando sono messi nelle condizioni ideali, sanno davvero dare il massimo anche in momenti di difficoltà come questi. Un grazie anche alla Regione, per aver sostenuto l'ospedale di Gorizia e averne invertito la rotta Voglio anche ribadire che stiamo monitorando costantemente tutti i servizi ospedalieri, anche quelli che, purtroppo, hanno dovuto essere ridimensionati a causa del Covid-19 come Cardiologia. I disagi che i cittadini stanno subendo sono tanti e speriamo davvero che possano finire presto".
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