Gorizia scommette sulla chirurgia, primo intervento con il super robot

Gorizia scommette sulla chirurgia, il super robot pronto ad operare

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Gorizia scommette sulla chirurgia, il super robot pronto ad operare

Di Redazione • Pubblicato il 08 Ott 2021
Copertina per Gorizia scommette sulla chirurgia, il super robot pronto ad operare

Costato oltre 2 milioni di euro, il macchinario sarà ora utilizzando a pieno regime. Le caratteristiche.

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Era stato presentato a febbraio, prima ancora del suo acquisto effettivo, per dimostrare che l'Azienda sanitaria investiva su Gorizia. In questi giorni, il nuovo robot chirurgico a disposizione di Urologia di Gorizia ha eseguito il suo primo intervento. Si è trattato di una prostatectomia radicale su un paziente affetto da neoplasia prostatica. Vista la buona riuscita dell’operazione, per le prossime settimane sono previste altre due sedute operatorie robotiche per il reparto, arrivando ad eseguire gradualmente fino a 5 sedute settimanali complessive.

Oltre agli interventi urologici, grazie alla donazione dell’Associazione di volontariato ‘’Solidea’’ di una sonda ecografica laparoscopica, sarà possibile effettuare anche interventi di tumorectomie renali. La strumentazione, spiega Asugi in una nota, è "indispensabile per la demarcazione intraoperatoria del tumore". Ad oggi, la robotica assistita costituisce ad oggi l’ultima evoluzione della chirurgia mininvasiva, integrando una visione 3D ad altissima definizione con un sistema di controllo degli strumenti che trascende le limitazioni della chirurgia convenzionale.

In questo modo, si consente l’esecuzione di interventi complessi con tecnica minimamente invasiva, offrendo a molti pazienti la migliore soluzione di trattamento chirurgico. I vantaggi legati, in base alle informazioni acquisite dai professionisti dell'Azienda e dalla letteratura in materia, sono costituiti da una minore perdita ematica intra-operatoria, in quanto si ha prevalentemente il sanguinamento arterioso e non il venoso che viene contrastato dalla pressione dell'anidride carbonica intra-addominale. In più, ciò garantisce un decorso post-operatorio migliore, con conseguente minore necessità di assistenza.

Tutto questo significa anche un risparmio di sacche di sangue. Il sistema stereoscopico visivo avanzato del robot è capace in primo luogo di garantire maggiore definizione ed accuratezza nella riproduzione delle immagini (ingrandimento 12x), nonché di ridurre significativamente l’insorgenza di affaticamento visivo e cefalea, frequenti nell’utilizzo delle colonne laparoscopiche stereoscopiche non robotiche. Ulteriore considerevole vantaggio è rappresentato dalla gestione totale della telecamera da parte del primo operatore alla console di comando.

Così facendo, si elimina la necessità di affidarsi ad una seconda figura per la gestione manuale della stessa, limitata da tremori, fattore stanchezza e livello di esperienza dell’assistente. L’attuale livello di tecnologia robotica permette di ottenere una manovrabilità dello strumento chirurgico paragonabile a quello proprio della mano, eliminando attivamente, mediante un fine meccanismo di compensazione elettronica, i tremori tipicamente associati all’uso dello strumento laparoscopico non robotico e consentendo di eseguire con grande precisione e velocità le suture.

La degenza solitamente è inferiore rispetto allo stesso intervento eseguito a cielo aperto, la ripresa post operatoria è molto più rapida e consente un più rapido ritorno alla vita quotidiana. Inoltre, la minore estensione delle ferite consente anche una più rapida guarigione, oltre ad un innegabile vantaggio estetico, un minore dolore e minore incidenza di complicanze. Il valore dell'operazione per l'ospedale San Giovanni di Dio è stato di circa 2,3 milioni di euro, con un investimento che renderà il nosocomio cittadino un centro di riferimento non solo regionale, ma anche transfrontaliero.

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