Monfalcone, no del Pd su riconversione centrale A2a: «Gas non è la soluzione»

Riconversione centrale A2a, no anche del Pd: «Gas non è la soluzione»

Monfalcone

Riconversione centrale A2a, no anche del Pd: «Gas non è la soluzione»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 28 Mar 2023
Copertina per Riconversione centrale A2a, no anche del Pd: «Gas non è la soluzione»

La dem Giurissa contraria al progetto di riconversione del sito, «coinvolgere la cittadinanza oltre alle istituzioni».

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Dopo il no del Movimento 5 Stelle ribadito ieri sera sulla riconversione a "gas verde" della centrale A2a, durante l'incontro ospitato al Palazzetto Veneto di via Sant'Ambrogio a Monfalcone, a esporsi ora è la candidata del Pd alle regionali Lucia Giurissa. Lo sguardo sul presente, rileva, non ammette errori di sottovalutazione. "C’è una grande urgenza di cui pochi si sono accorti - sostiene la dem Giurissa - non possiamo più aspettare, dobbiamo rivedere tutte le norme regionali, aggiornandole alla luce dell’evidenza del cambiamento climatico già in atto e creare un nuovo patto per il lavoro e per il clima".

Giurissa ricorda poi che il primo venerdì di marzo si è tenuto a Gorizia e in tutta Italia lo sciopero globale per il clima: uno degli slogan più sentiti è stato “per immaginarsi il futuro, serve uno sguardo sul presente“. In quella occasione, molti giovani si sono riversati nelle piazze chiedendo una società sostenibile che ruoti attorno ai bisogni delle persone e non del capitale. "Nell’opinione pubblica - sostiene la dem - c’è una nuova consapevolezza, cioè quella che l’emissione di ingenti quantità di inquinanti in atmosfera e nei mari contribuiscono all’insorgenza di malattie respiratorie e cardiovascolari, oltre a peggiorare la crisi climatica già in atto".

"Qui in Friuli Venezia Giulia la giunta regionale a un mese delle elezioni ha sottoscritto un accordo con A2a per la realizzazione di una nuova centrale termoelettrica che brucerà combustibili fossili per i prossimi decenni a ridosso di un’area densamente popolata e che attualmente sta subendo l’emissione dei gruppi a carboni attivi". Vale la pena infatti ricordare che l’impianto esistente a Monfalcone è obsoleto e l’autorizzazione ambientale in scadenza nel 2025 non potrà essere rinnovata. La sua dismissione e la conseguente bonifica a ripristino dell’area sono quantomai temi urgenti e doverosi.

"Quattro anni sono davvero troppi da aspettare - sono ancora le parole di Giurissa - e il progetto della centrale a gas metano era già anacronistico qualche anno fa ma ora, viste le precarie condizioni di fornitura con i metanodotti dell’est, risulta ancora più difficile pensare che sia una soluzione lungimirante". Secondo la candidata Pd, l’associazione dell'idrogeno green come preziosissima combinazione assieme al fotovoltaico suona davvero strana o quantomeno residuale rispetto al progetto depositato al ministero.

"La transizione ecologica va accelerata per combattere la povertà energetica delle famiglie, ma un altro mega impianto a gas come quello quasi inattivo di Torviscosa non è la soluzione più razionale, forse è solo quello più redditizia grazie ai finanziamenti pubblici. Qualsiasi sia la compensazione che si possa immaginare, non andrà ad abbattere sufficientemente le emissioni causate dall’estrazione, trasporto e combustione del gas metano. Dobbiamo perciò avere la possibilità di aprire un vero dibattito pubblico sulla questione, coinvolgendo la cittadinanza oltre alle istituzioni" così Giurissa in conclusione.

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