La rete ciclabile della Fondazione Carigo, piste su 730 chilometri quadrati

La rete ciclabile della Fondazione Carigo, piste su 730 chilometri quadrati

il progetto

La rete ciclabile della Fondazione Carigo, piste su 730 chilometri quadrati

Di Redazione • Pubblicato il 23 Ott 2023
Copertina per La rete ciclabile della Fondazione Carigo, piste su 730 chilometri quadrati

Presentato il progetto a 37 Comuni e altri soggetti coinvolti, finanziato dalla Regione. Amirante: «Superare difficoltà dell'Alpe Adria».

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La Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia ha presentato ai sindaci dei comuni coinvolti e agli altri soggetti interessati il proprio masterplan per la rete ciclabile in provincia e non solo. Nei giorni scorsi, l'ente ha tenuto un incontro presso la sua sede di via Carducci con l'assessore regionale ai Trasporti, Cristina Amirante, che ha rilevato come "fin dalla sua presentazione, ho trovato questo progetto particolarmente interessante. In regione possiamo contare già sulla ciclovia Alpe Adria, la cui popolarità è esplosa negli ultimi anni e che di fatto ha portato a importanti processi di rigenerazione urbana".

Un percorso che ha modificato "anche le strutture economiche dei centri che la ciclovia attraversa. Quello che di cui parliamo oggi è un progetto che supera le difficoltà che però l'Alpe Adria incontra in termini di manutenzione, visti i molti enti coinvolti". Il piano è stato sviluppato dalla Sinloc di Padova con il sostegno della Fondazione Carigo, in vista della Capitale europea della cultura 2025. Con Amirante sono intervenuti il presidente della Fondazione, Alberto Bergamin, e i professionisti di Sinloc Fabio Gon e Elisa Morbiato.

"La novità - ha spiegato Amirante - sta nel nuovo modello gestionale che mette in rete istituzioni, operatori della mobilità, gestione delle strade, attività ricettive. La sinergia tra gli attori del territorio, senza limitarsi a quelli della ex Provincia di Gorizia, sarà la chiave di volta del successo di questa attività". L'assessore ha poi annunciato di aver "chiesto, in fase di assestamento di bilancio, di finanziare questo progetto per approcciare in modo concreto, non solo il cicloturismo, ma la tutta la proposta del turismo lento in regione".

Il progetto identifica otto percorsi su tre aree di intervento (Alto e Basso Isontino e Bassa friulana) e una serie di strumenti di orientamento che devono rendere visibili i percorsi stessi, consentendo una facile esplorazione del territorio. Per la sua realizzazione è prevista la costituzione di un tavolo di coordinamento permanente sul cicloturismo attraverso un protocollo d'intesa tra Regione, Edr di Udine e Gorizia, Camera di commercio Venezia Giulia, Consorzio di bonifica della Pianura Friulana e della Pianura Isontina, Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia, Gect Go, Promoturismo, Trieste airport, Apt e 37 Comuni.

Il tutto coinvolgerà complessivamente un territorio di una superficie complessiva di circa 730 chilometri quadrati. Gli obiettivi della Regione sono sviluppare un'offerta turistica sostenibile, diversificata, basata sulle specificità storiche, artistiche e paesaggistiche del territorio, offrendo ai visitatori percorsi turistici di qualità capaci di unire cultura, bellezze naturali ed eccellenze enogastronomiche ed esperienze autentiche.

La Regione punta anche a promuovere la mobilità sostenibile sia in relazione alle esigenze dei residenti sia in ottica di valorizzazione del cicloturismo, segmento in forte espansione nel mercato turistico globale, anche attraverso l'integrazione di soluzioni e strumenti digitali. Infine, il protocollo punta ad innescare e sviluppare processi di programmazione integrata e progetti di area vasta, promuovendo la creazione di reti tra diversi livelli e attori istituzionali e l'attivazione di sinergie tra la valorizzazione del paesaggio, della cultura e lo sviluppo economico del territorio.

Foto di archivio (Washington DNR/Flickr)

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