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La Regionale 56 riaperta tra un mese a Cormons, libera dall'Ecomostro

La discussione in Aula sullo stato dei lavori dell'opera sulla regionale 56, rinviato il punto sulla vicenda con Rfi per l'assenza di Toros e Gasparin.
Permane al centro del dibattito della politica di Cormons il tema della demolizione dell’Ecomostro dopo che, a fine maggio, era stato deciso, dopo aver rilevato la presenza di amianto nel manufatto, di sospendere temporaneamente i lavori. Questo è stato oggetto di discussione anche all’ultima seduta del consiglio comunale visto che era presente anche il direttore generale dei lavori, l’ingegnere Mario Causero, che ha illustrato ai presenti la situazione attuale.
Quest’ultimo ha assicurato che l’amianto presente nell’ecomostro non è molto e, essendo cementificato, la pericolosità della dispersione aerea del metallo è nulla. Il gruppo di lavoro, composto da Asugi, Natison Scavi e l’impresa che si occuperà dell’amianto, dovrà garantire la ripresa dei lavori a breve e, in un mese, la riapertura di via Isonzo, attualmente bloccata.
“L’amministrazione, già in via cautelativa, aveva bloccato i lavori e, con i propri uffici, aveva partecipato a tutti gli iter che stanno dietro ad un inconveniente di questo tipo – così Il primo cittadino cormonese Roberto Felcaro - siamo contenti che, nonostante una variabile come questa, i lavori potranno ricominciare praticamente subito. Si inizierà con liberare via Isonzo per garantirne la viabilità entro un mese e, successivamente, si abbatterà tutto il restante del manufatto”.
L’altro sovrappasso, il cavalca ferrovia in zona cimitero, da tempo chiuso al traffico, sarà affrontato in un prossimo consiglio comunale, grazie alla mozione di rinvio dell’opposizione, visto anche l’assenza in seduta di Lucia Toros ed Elena Gasparin. “Noi eravamo già disponibili a discuterne al consiglio comunale dell’altro ieri – ha spiegato Felcaro – in ogni caso è diritto dell’opposizione questa possibilità. Siamo pronti a trattare ogni aspetto del cavalca ferrovia in un consiglio comunale ad hoc visto il lavoro che abbiamo svolto”.
Il consigliere Eros Gino Simoni, infine, ha depositato due mozioni, una che ha per oggetto “Fine vita: le istituzioni si impegnino a garantire che ogni persona sia libera di scegliere senza condizionamenti esterni” e l’altra con titolo “Mozione per tutelare il diritto di voto dei cittadini e studenti fuorisede”.
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