le posizioni
Recupero di Villa Louise, rilancio e perplessità sul suo futuro a Gorizia

La dem Fasiolo critica la gestione dei lavori e punta il dito sul ruolo di incubatore di startup, Bernardis porta un'interrogazione in Regione.
La partenza del nuovo cantiere su Villa Louise riaccende gli interessi a Gorizia. Del tema si è parlato ieri in Consiglio comunale, seppur l'immobile non appartenza direttamente al Comune ma alla Fondazione Coronini, il cui presidente è per statuto lo stesso sindaco. La consigliera regionale del Pd, Laura Fasiolo, ha sottolineato l'abbandono della struttura e ha richiamato l'attenzione sul secondo lotto dei lavori, assegnato all'Ater di Udine. Ha criticato la gestione dei lavori, esortando a una forte accelerazione per valorizzare questo lascito storico della famiglia Studenitz.
La dem ha quindi sottolineato che nel 2015-2017 furono destinati 5 milioni di euro dalla Fondazione Coronini di Gorizia per il restauro dell'intero edificio, ma i lavori sono stati sospesi e «sorprende la dichiarazione del sindaco, resa alla stampa, secondo il quale non costituirebbe alcun problema la mancata realizzazione entro il 2025 del restauro». Ha espresso preoccupazione per la mancanza di chiarezza sulla destinazione d'uso, originariamente prevista come sede di incubatori di imprese culturali e creative. Tra le idee sul tavolo, anche una possibile Agenza dell'Ue per i Balcani.
L'ex senatrice ha inoltre parlato di mancanza di considerazione per l'inclusione di Gorizia nel Digital innovation hub del Friuli Venezia Giulia, IP4FVG, sottolineando che il nodo specializzato non contempla la città. Ha sollevato domande sulle prospettive di startup e incubatori di ricerca nella dimora e ha suggerito che il progetto di riqualificazione dovrebbe essere un volano per il rilancio del territorio. Dall'altro lato, il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga presidente) ha annunciato un'interrogazione dedicata proprio allo storico immobile, ricordando il contributo decennale costante di 300mila euro annui.
Risorse della Regione, queste, «a copertura degli oneri per interventi finalizzati al restauro e alla conservazione» del sito. L'esponente del centrodestra ha espresso fiducia nel superamento dell'impasse nei lavori di riqualificazione e ha presentato l'interrogazione come uno strumento per discutere delle misure concrete disponibili per sostenere l'avanzamento dei lavori e garantire una destinazione attiva della villa alla comunità locale e alle istituzioni internazionali.
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