l'arresto
Rapine nelle gelaterie, anche un locale di Mariano nel mirino del ladro

Era pronto a tornare in azione, tra la provincia di Udine e Gorizia. I militari lo hanno bloccato in un parcheggio.
Dopo una lunga indagine, è finito in manette il responsabile delle rapine di due gelaterie del Goriziano. Nella seconda metà di luglio, infatti, un 57enne ha preso di mira la Frel di Ronchi dei Legionari e il Fior di latte di Gradisca d’Isonzo, minacciando con coltello e pistola personale e avventori. Il numero di colpi, però, molto probabilmente era destinato a salire, se non fosse stato per l’intervento dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Monfalcone, messi sulle sue tracce fin dal primo furto.
Come ricostruito dagli inquirenti, infatti, l’uomo - un cittadino di Trieste reduce da 10 anni di carcere sempre per rapina - aveva iniziato a monitorare un locale di Mariano del Friuli. Insieme a questo, era stato avvistato anche a Manzano, oltre ad essersi posizionato con la propria autovettura nel piazzale antistante una terza gelateria di Buttrio, dove già nel corso della serata del 26 luglio aveva effettuato un sopralluogo. I militari lo hanno notato mentre, a bordo della macchina, osservava a debita distanza con un binocolo.
Lo stesso è stato rinvenuto nella sua disponibilità nel corso delle operazioni di arresto. Il malvivente lo utilizzava per scovare l’eventuale presenza delle forze dell’ordine. Verso la mezzanotte di sabato, intuendo che potesse trattarsi dell’obiettivo prescelto e dopo averlo visto scendere dall’auto ed indossare un casco, avvicinandosi pericolosamente alla gelateria, gli agenti sono intervenuti. L’uomo stava passando a piedi tra le macchine lasciate in sosta, quando è stato bloccato e ammanettato.
Nel corso di una prima perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto nella sua disponibilità due pistole giocattolo prive del previsto tappo rosso, alcuni coltelli di tipo militare ed il medesimo casco visibile nelle immagini della rapina di Gradisca d’Isonzo. Il successivo controllo a casa sua ha consentito di rinvenire gli indumenti indossati nelle rapine, nonché un’ulteriore replica di pistola semiautomatica ed il telefono cellulare che l’uomo, nel corso dei sopralluoghi e delle rapine, ha sempre lasciato a casa per non essere individuato dagli investigatori.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Gorizia ha convalidato lunedì il fermo di indiziato di delitto di S. P., disponendone la custodia cautelare in carcere. Uscito di galera a fine 2020, prima di colpire il Fior di latte si era procurato un'autovettura diversa rispetto a quella utilizzata nella precedente rapina. Tuttavia, l’analisi attenta delle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza ha permesso di identificarlo subito, prima che indossasse il casco ed entrasse in azione.
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