le indagini
Rapina alle gelaterie di Ronchi e Gradisca, arrestato il ladro che ha seminato il panico

Si tratta di un 57enne, girava armato di pistola e coltello. Era da poco uscito di carcere, sempre per rapina.
Gli inquirenti hanno avuto il sospetto fin da subito che i due colpi fossero opera di una singola persona e, alla fine, le prove lo hanno certificato. Sono così riusciti a risalire all'identità dell'uomo che ha rapinato due gelaterie a Ronchi dei Legionari e Gradisca d'Isonzo, rispettivamente il 16 e 23 luglio. Si tratta di S.P., 57enne di Trieste che girava armato di coltello e pistola, agendo dopo l'orario di chiusura degli esercizi commerciali. Oltre all'incasso, alla Frel di Ronchi il malvivente aveva anche derubato due clienti, con una di loro che si è sentita male a causa delle minacce.
L'essersi coperto il volto con casco, occhiali da sole e mascherina chirurgica si è rivelato inutile, finendo nel mirino del carabinieri della locale stazione e da quelli del Nucleo operativo e radiomobile di Monfalcone, intervenuti sul posto. Il tutto è stato possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di una delle vittime, che ha avuto la prontezza di annotare il numero di targa dell’autovettura utilizzata per darsi alla fuga. La sua individuazione, però, è stata complessa, poiché il mezzo risultava intestato ad un cittadino triestino completamente estraneo ai fatti, non essendo mai stato formalizzato il passaggio di proprietà.
Il colpevole era già noto alle forze dell'ordine, avendo trascorso dieci anni in carcere nel capoluogo giuliano per reati contro il patrimonio. Uscito a fine 2020, vi aveva mantenuto la residenza e, prima di colpire il Fior di latte a Gradisca, si era procurato un'autovettura diversa rispetto a quella utilizzata nella precedente rapina. Tuttavia, l’analisi attenta delle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza nella zona ha permesso di identificarlo subito, prima che indossasse il casco ed entrasse in azione. Per riuscire a smascherarlo, i militari lo hanno pedinato a lungo, riuscendo a rintracciare anche il secondo mezzo.
In considerazione degli obiettivi individuati dal sospettato, quasi sempre bar o gelaterie dislocate nelle province di Udine e Gorizia, e temendo che potesse colpire nuovamente, i carabinieri gli sono stati con il fiato sul collo per raccogliere elementi probatori incontrovertibili. Hanno così scoperto che era solito eseguire accurati sopralluoghi in corrispondenza degli orari di chiusura degli esercizi commerciali prescelti. Finito agli arresti nel weekend, lunedì il gip del tribunale cittadino ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere.
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