Quasi 800 persone in Piazza Capitolo per la prima serata dell’Aquileia Film Festival

Quasi 800 persone in Piazza Capitolo per la prima serata dell’Aquileia Film Festival

LA XVI EDIZIONE

Quasi 800 persone in Piazza Capitolo per la prima serata dell’Aquileia Film Festival

Di REDAZIONE • Pubblicato il 30 Lug 2025
Copertina per Quasi 800 persone in Piazza Capitolo per la prima serata dell’Aquileia Film Festival

La rassegna prosegue oggi mercoledì 30 luglio tra le rovine di Ninive e i tesori antichi del Libano. Ogni film ha sottotitoli per ipoudenti e audiodescrizioni per ipovedenti.

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Numerosa la partecipazione ieri sera all’apertura della sedicesima edizione dell’Aquileia Film Festival, la rassegna internazionale di cinema archeologico organizzata dalla Fondazione Aquileia con Archeologia Viva e Firenze Archeofilm che ha accolto in piazza Capitolo quasi 800 persone.

La serata si è aperta con il saluto del sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, che ha voluto sottolineare il valore della cultura come strumento di pace e dialogo, un messaggio che la piazza di Aquileia intende trasmettere con forza. Il presidente di Fondazione Aquileia, Roberto Corciulo, ha ricordato il filo conduttore del festival “Strati di Memorie: «Ogni serata sarà un’occasione per leggere i segni lasciati dalle civiltà del passato e riflettere su quanto essi siano ancora vivi dentro di noi. Ogni film, ogni ospite, ogni incontro sarà un tassello per ricomporre la complessità del nostro presente attraverso lo sguardo profondo dell’archeologia e della narrazione storica». Al termine degli interventi istituzionali, il sindaco ha invitato il pubblico a osservare un minuto di silenzio in segno di pace.

Due i film che sono stati proiettati ieri sera: il documentario “Sulle tracce del patrimonio. Le ragioni dell’archeologia" (regia di Eugenio Farioli Vecchioli), che ha affrontato una riflessione molto attuale sui dilemmi etici e politici della tutela del passato, e il cortometraggio Luigi De Gregori. Salvare le creature” (regia di Tommaso Sestito e Lorenzo Chechi), con cui si è sottolineato il fatto che anche la parola scritta è patrimonio da custodire.

Protagonista della successiva intervista, condotta da Piero Pruneti, è stata Francesca Cenerini, professoressa ordinaria di Storia romana all’Università di Bologna, che ci ha parlato della condizione femminile nell’età romana, tema centrale delle sue ricerche.

L’Aquileia Film Festival prosegue oggi mercoledì 30 luglio alle ore 21 con il documentario britannico “Il mondo perduto dei giardini pensili”, diretto da Duncan Bulling, che guida lo spettatore tra le rovine di Ninive, in un’area devastata dall’Isis dove l'archeologia diventa fondamentale per il recupero della memoria. Qui, gli archeologi stanno portando alla luce nuove testimonianze, risolvendo alcuni enigmi di questa civiltà. Ospite della serata sarà l’archeologo e docente all’Università degli Studi di Milano Luca Peyronel, direttore di importanti missioni archeologiche in Iraq e Turchia: le sue esperienze sul campo nella Piana di Erbil e a Kültepe offriranno un’affascinante finestra sulle civiltà antiche dell’Asia occidentale.

La serata si chiuderà con la visione di “Libano segreto: i tesori di Byblos” (regia di Philippe Aractingi) che ci conduce nel Mediterraneo orientale, alla scoperta di nuove verità sepolte sotto una delle città più antiche del mondo. Un invito a riscoprire ciò che si credeva già noto, a leggere nuovi strati di significato nei luoghi che ci parlano.

Giovedì 31 luglio la prima proiezione sarà quella del documentario “In carne e bronzo. Il santuario di San Casciano dei Bagni” (regia di Eugenio Farioli Vecchioli, Brigida Gullo): un racconto potente dello scavo archeologico che ha riportato alla luce testimonianze etrusche di straordinario valore. Protagonista della serata l’archeologo Jacopo Tabolli, docente di Etruscologia presso l’Università per Stranieri di Siena e direttore scientifico dello scavo di San Casciano dei Bagni. In chiusura “Il volto di Alessandro” (regia di Vanni Gandolfo), che indaga il restauro del celebre mosaico pompeiano, restituendo allo spettatore la tensione tra ciò che il tempo cancella e ciò che la scienza può ancora raccontare.

Il festival è accessibile a tutti, in quanto tutti i film hanno i sottotitoli per sordi e ipoudenti e le audio descrizione per ciechi e ipovedenti e le conversazioni sono trascritte in diretta (audiodescrizioni e trascrizioni sono fruibili tramite l’app Earcatch). Le serate, già quasi tutte sold out, potranno essere seguite anche in streaming su www.fondazioneaquileia.it

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