Al via dal 29 luglio l'Aquileia Film Festival, gli 'Strati di Memorie' al centro della rassegna internazionale di cinema archeologico

Al via dal 29 luglio l'Aquileia Film Festival, gli 'Strati di Memorie' al centro della rassegna internazionale di cinema archeologico

LA 16SIMA EDIZIONE

Al via dal 29 luglio l'Aquileia Film Festival, gli 'Strati di Memorie' al centro della rassegna internazionale di cinema archeologico

Di MARGHERITA FURLANUT • Pubblicato il 25 Lug 2025
Copertina per Al via dal 29 luglio l'Aquileia Film Festival, gli 'Strati di Memorie' al centro della rassegna internazionale di cinema archeologico

Le proiezioni si svolgeranno fino al 5 agosto alle ore 21 in piazza Capitolo, con interviste agli esperti. Chiusura con il fumettista Altan per il 50esimo anniversario della Pimpa.

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Al via la sedicesima edizione dell’Aquileia Film Festival, la rassegna internazionale di cinema archeologico organizzata dalla Fondazione Aquileia, dall’associazione Archeologia Viva e da Firenze Archeofilm. La rassegna dell’anno 2025, intitolata “Strati di Memorie”, avrà luogo dal 29 luglio al 5 agosto alle ore 21 in Piazza Capitolo in sei serate all’insegna della divulgazione, della cultura e dell’arte cinematografica.

Nella serata di venerdì 1 agosto sarà possibile assistere alla consegna del Premio Aquileia, assegnato al migliore film in concorso e realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli. Il lungometraggio vincitore sarà deciso dal pubblico in seguito alla visione delle produzioni proiettate durante le serate del 29, 30 e 31 luglio.

Martedì 29 luglio sarà possibile assistere alla presentazione del lungometraggio “Sulle Tracce del Patrimonio. Le Ragioni dell’Archeologia”, (2021) di Eugenio Farioli Vecchioli, che ripercorre il lungo e travagliato percorso di salvaguardia del patrimonio artistico e storico in Italia, e del cortometraggio “Luigi De Gregori – Salvare La Creatura” (2024), di Luca Pirolo e Tommaso Sestito, un resoconto del piano antiaereo messo in pratica dal bibliotecario Luigi De Gregori alle porte della Seconda Guerra Mondiale.

Per mercoledì 30 luglio è prevista la proiezione di due lungometraggi: “Il mondo perduto dei Giardini Pensili- Lost World Of Hanging Gardens” (2024), del regista inglese Duncan Bulling, il quale racconta le testimonianze e gli enigmi dell’antica capitale assira Ninive, e del film francese “Libano segreto – i tesori di Byblos” (2024) di Philippe Aractingi, che rivela le nuove scoperte attuate a Byblos, un antico sito commerciale a contatto con i popoli di Egitto e Mesopotamia.

La serata del 31 luglio sarà invece dedicata al cinema italiano: “In carne e bronzo. Il santuario di San Casciano dei Bagni” (2024), di Eugenio Farioli Vecchioli e Brigida Gullo, che racconta le scoperte della nuova campagna di scavi terminata a ottobre 2024 a San Casciano dei Bagni, e “Il volto di Alessandro. Il restauro del Mosaico di Alessandro e Dario” (2025), di Vanni Gandolfo, che tratta del restauro del mosaico della battaglia di Isso e della ricostruzione del volto di Alessandro Magno, ora possibile anche grazie all’intelligenza artificiale.

Le produzioni fuori concorso saranno visibili durante le serate del 1 e del 4 agosto; per la serata del primo del mese è programmata la visione di uno speciale realizzato da Rai Cultura in collaborazione con il Ministero della Cultura, “Regina Viarum. Via Appia nella storia” (2023), che racconta lo sviluppo della Via Appia nel tempo in occasione del suo inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

La seconda produzione fuori festival, “Marcho. L’ultima bandiera”, è prevista per il 4 agosto; il lungometraggio prodotto dall’ARLeF traccia la storia di Marcho, signore di Moruzzo, oppostosi al dominio della Repubblica di Venezia sui territori del Patriarcato di Aquileia. Ospiti della serata saranno il regista Marco Fabbro, Eros Cisilino, William Cisilino, presidente e direttore dell’ARLeF e Claudio Zorzenon, di Arte Video SRL.

Gli esperti intervistati durante la rassegna saranno: Francesca Cenerini, professoressa di Storia Romana all’Università di Bologna, Luca Peyronel, professore di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico presso l’Università degli Studi di Milano, Jacopo Tabolli, docente di Civiltà dell’Italia Preromana ed Etruscologia presso l’Università per Stranieri di Siena, e Corrado Augias, giornalista, scrittore e conduttore del programma televisivo “La Torre di Babele”, in onda su La7.

La giornata finale del festival sarà una celebrazione in occasione del cinquantesimo anniversario della Pimpa e del suo creatore, Altan; il 5 agosto sarà possibile partecipare all’intervento del fumettista italiano e visionare il lungometraggio Mi chiamo Altan e faccio vignette”, che racconta la vita dell’autore attraverso i suoi personaggi più noti.

Foto N. Oleotto 

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