La firma
«Più sicurezza nel porto di Monfalcone», accordo tra Autorità e sindacati

Introdotti i responsabili in porto, elezioni a metà marzo. I sindacati: «Modello anche per altre realtà».
Sindacati e Autorità portuale fanno squadra per accrescere la sicurezza in cantiere a Monfalcone. Questa mattina, il Prefetto di Gorizia Raffaele Ricciardi ha ospitato la firma del protocollo per individuare il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo (Rlss), che sarà eletto tra i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) delle singole imprese che operano nell’area. Figure che già sono presenti nella vicina Trieste, puntando così a rendere il più possibile omogenea la struttura organizzativa tra le due realtà.
Con l’accordo, inoltre, saranno introdotti anche i Responsabili del servizio di prevenzione e protezione di sito produttivo (Rspps), “alter ego” degli Rlss con specifiche qualifiche. A loro sarà affidato il compito di individuare i fattori di rischio e suggerire alle imprese le più adeguate misure di sicurezza. Il tutto passerà attraverso le votazioni interne alle sigle Cgil, Cisl e Uil, con l’obiettivo di arrivare a metà marzo con l’individuazione dei rappresentanti e introdurle il più velocemente possibile nell’ambito lavorativo. Analogo discorso per Trieste.
Nella città giuliana, il sistema è presente già da diversi anni e si è attesa la scadenza del mandato per organizzare una tornata elettorale congiunta con la Città dei cantieri. Inoltre, sarà la stessa Autorità a farsi carico dei costi per le attività, sulla base degli introiti delle tasse portuali. “Non esiste crescita se non c’è anche qualità nel lavoro - ha commentato il presidente, Zeno D’Agostino - a cui si unisce il tema della sicurezza. Abbiamo sempre appoggiato le richieste dei sindacati di portare a Monfalcone il modello di Trieste” grazie a un lavoro avviato da tempo.
Nel porto bisiaco, ha aggiunto il presidente, “molte aree, come le banchine, sono a uso pubblico. In quel caso, senza un Rls di sito, non c’è chi va a verificare” le condizioni di sicurezza, tolti gli ispettori. Per cui “c’era molta più necessità che questo tipo di controllo e pianificazione ci fosse a Monfalcone che a Trieste”. Prima della firma, è stato anche sottolineato che questo accordo può rappresentare un modello per altre realtà portuali italiane, perché altrove “gli Rlss non hanno la garanzia di sostegno economico che viene dato qui, nonché i servizi”.
Soddisfazione è stata espressa dalle stesse sigle, con Marco Rebez (Uil trasporti Fvg) che ha ricordato che questa firma “l’abbiamo aspettata da un anno e mezzo, subito portata al tavolo ancora prima che l’Autorità di sistema si instaurasse a Monfalcone. Questo è un obiettivo fondamentale per aumentare la sicurezza”. Giulio Germani (Fit-Cisl) ha poi rimarcato l’importanza per gli Rls dei due siti di lavorare insieme, mentre Saša Čulev (Filt Cgil Gorizia) ha anticipato che, entro la metà di marzo, saranno votate le figure da rendere operative da lì a pochi giorni.
L’iter, che ha visto parte attiva anche l’ex segretario generale del porto triestino, Mario Sommariva, ha coinvolto la stessa Prefettura e amministrazione locale. “Questo accordo - ha rilevato la sindaca Anna Maria Cisint - viene firmato in un ambiente di grande condivisione e questa capacità di fare sistema è diventata ormai un cliché vincente. Il nostro porto è in grande rilancio, con tanti investimenti, non solo del Pnrr. Oggi riparte un tema a cui teniamo moltissimo, che devono essere sempre più sicuri. Abbiamo lavorato anche su illuminazione e asfalti in questo senso”.
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