il progetto
Il ponte che racconta la storia di Gorizia, restyling a Piuma

Reperiti i fondi per la sistemazione, indagini in corso per trovare possibili ordigni bellici.
Il Ponte del Torrione, o di Piuma, ha bisogno di una "rinfrescata". È quanto emerge alle indagini che l’amministrazione comunale di Gorizia ha voluto fossero effettuate sulla struttura sospesa sull’Isonzo, oltre che sugli altri ponti cittadini che hanno evidenziato la presenza di uno stato di degrado dell'impalcato sopra gli archi, ossia la carreggiata, per cui è già stata imposta un limite di 20 tonnellate per i carichi transitabili e una velocità non superiore ai 30 chilometri orari.
Inoltre, sono state riscontrate altre inadeguatezze che hanno indotto ad avviare subito la ricerca di fondi per ristrutturare il collegamento, avviando contestualmente l’iter per la progettazione dell’intervento. "La ricerca di risorse - ha annunciato il sindaco, Rodolfo Ziberna - è andata a buon fine e sono stati individuati i canali di finanziamento per la ristrutturazione del punte. Ma, nel frattempo, sono state avviate operazioni preliminari alla progettazione come l’indagine bellica e geologica riguardante il terreno sottostante".
Inoltre, "in questi giorni sono in corso gli interventi di pulizia delle sponde dell’Isonzo dalla vegetazione proprio per consentire questa indagine. Infatti, appena si concluderà il taglio della vegetazione, si procederà con gli strumenti appositi alla verifica della possibile presenza di ordigni, considerato che il ponte è stato al centro anche delle ultime due guerre e delle caratteristiche geologiche del terreno. Grazie anche al lavoro degli uffici comunali, stiamo cercando di accelerare al massimo tutto l’iter progettuale per arrivare all’esecuzione dei lavori il più presto possibile".
"Siamo di fronte a un accesso alla città di fondamentale importanza - prosegue il primo cittadino - e non possiamo permetterci di utilizzare una struttura meno che perfetta. La sicurezza e la funzionalità sono assolutamente prioritarie. Importante, ovviamente, sarà anche la tutela dello storico ponte e per questo la progettazione sarà sottoposta al vaglio della Soprintendenza”. Secondo la relazione, il sistema migliore per risolvere tutti i problemi di degrado sarebbe quello di demolire l’impalcato, mantenendo intatti gli archi che saranno ulteriormente rafforzati.
La nuova struttura, oltre alle due corsie di marcia, ospiterebbe anche due piste ciclabili, una per lato e i marciapiedi su entrambi i lati. “L’indispensabile ristrutturazione - evidenza Ziberna - che, in ogni caso, si cercherà di realizzare con minori disagi possibili, fa parte di un programma ampio di valorizzazione di tutta quest’area bellissima, che ospita, fra l’altro, il Parco di Piuma, il Giardino Viatori e il Monte Calvario e diventerà una straordinaria attrazione turistica per la città. Quindi, ancora di più dobbiamo accelerare la realizzazione dei lavori sul Ponte del Torrione che, in futuro, dovrà essere in grado di sostenere un traffico superiore a quello odierno”.
Questa struttura è la più vecchia di Gorizia e, nelle sue varie riedizioni, ha “partecipato” a secoli di storia della città. Era già esistente nel 1210 e venne distrutto per la prima volta nel 1218 dalle truppe del patriarca di Aquileia Gregorio di Montelongo, durante la sua spedizione punitiva contro i Conti di Gorizia. Poi venne nuovamente demolito e ricostruito nel corso dei secoli fino all’ultima distruzione nell'aprile del 1945 ad opera dei tedeschi in fuga.
A ricostruirlo velocemente fu il Governo militare alleato, come si può ancora leggere in inglese sulla targa apposta all’inizio del ponte. La stima prevista e inserita tra i progetti approvati dal bando Rigenerazione urbana, inclusi nel Pnrr, ammonta a 2,1 milioni di euro.
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