Polemica pubblicità Aclif, il dem Moretti incalza su fondi a giornale di Gorizia

Il consigliere regionale del Pd torna a puntare il dito verso i fondi dell'Aclif, la replica dal presidente Sergon: «Non commentiamo le insinuazioni fatte».

Continua la polemica tra il consigliere regionale del Pd Diego Moretti e il presidente dell’Aclif, nonché sindaco di Capriva, Daniele Sergon (nella foto). È il dem a puntare nuovamente il dito verso il vertice dell’Assemblea comunità linguistica friulana, come già avvenuto all’indomani delle elezioni comunali che hanno visto la riconferma dell’attuale primo cittadino. Oggetto dello scontro sono gli spazi pubblicitari acquistati dall’ente su alcuni media locali, tra cui il periodico La voce libera di Gorizia diretto da Antonio Devetag.

Moretti rileva che «a distanza di quasi due mesi -era il 24 giugno- dalla richiesta di accesso agli atti sugli acquisti di spazi informativi relativi agli anni 2023 e 2024, inviata via Pec al Comune di Capriva (ente responsabile di tutti gli atti dell'Assemblea comunità linguistica friulana) e alla competente Direzione centrale regionale, da parte del presidente dell'Aclif - il sindaco di Capriva Daniele Sergon - non c'è stata alcuna risposta». Una mancanza che il dem rimarca a «30 giorni entro i quali un ente pubblico è obbligato ex lege a rispondere ad un qualsiasi cittadino che richieda un atto di qualunque tipo».

«Come mai? - incalza ancora l’esponente del centrosinistra - Dopo aver pagato un evidente pegno elettorale a Gorizia 3.0, cos’ha da nascondere Sergon? Quali i motivi di un ritardo così palese a fronte di una semplice richiesta di accesso agli atti? Ecco perché, prima di Ferragosto, ho inviato un sollecito, sperando che questo serva a ricevere i documenti richiesti, così da avere un quadro completo di una vicenda in primis imbarazzante per l'ente vigilante, cioè la Regione».

Dall’altra parte, arriva la replica di Sergon, sottolineando che «Aclif non ha personale dipendente fisso a tempo pieno e quindi le richieste vengono processate nei tempi necessari, e visto anche le ferie estive, la risposta è stata redatta dal segretario comunale in questi giorni». Sul tema, il presidente dell’ente ricorda che «Aclif acquista da sempre spazi di promozione istituzionale, sin dalla sua nascita, ed ha scelto testate locali di piccole realtà, visto le risorse di cui può disporre, con edizione cartacea che facciano già al loro interno promozione e divulgazione di lingua e cultura friulana».

Sergon rimarca poi che «dal 2022 interveniamo con circa 15mila euro per il telegiornale 'Gnovis' interamente in lingua friulana di Telefriuli a fianco di Arlef di cui curiamo quotidianamente anche le traduzioni ed abbiamo acquistato spazi istituzionali sul mensile 'Patria dal Friul' per circa 3.500 euro presente in tutto il Friuli sopratutto in Provincia di Udine. Nel 2023 abbiamo individuato anche il giornale cartaceo 'Vos dai Furlans', dove abbiamo acquistato spazi per circa 3mila euro, molto letto anche in provincia di Pordenone oltre chiaramente in quella di Udine».

Più recentemente, nel febbraio del 2024 il direttivo Aclif (formato dai sindaci di Capriva e Mereto di Tomba, gli assessori di Tavagnacco, Tricesimo e Spilimbergo) «ha deliberato oltre di confermare gli spazi sopra citati, di cercare anche in provincia di Gorizia una rivista cartacea che faccia promozione di lingua e cultura friulana, anche in chiave GO!2025, e visto anche le limitate risorse ha individuato in 'La Voce Libera di Gorizia' un acquisto di spazi per 700 euro. Spazi di cui dobbiamo ancora usufruire, ed infatti non sono stati pagati, ma solo acquistati».

«La volontà del direttivo Aclif è la divulgazione della attività istituzionale attraverso la rotazione delle realtà esistenti, e la copertura di tutto il territorio regionale. Come direttivo Aclif non commentiamo le insinuazioni fatte, che abbiamo girato a chi ci dirà il da farsi» conclude.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.