Più peso per Gorizia e Monfalcone nell'Authority dei servizi, approvate le modifiche

Più peso per Gorizia e Monfalcone nell'Authority dei servizi, approvate le modifiche

in IV commissione

Più peso per Gorizia e Monfalcone nell'Authority dei servizi, approvate le modifiche

Di Redazione • Pubblicato il 20 Apr 2021
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Si allarga la rappresentanza del Goriziano nell'ente regionale per i servizi. L'obiettivo di legarsi alle assemblee locali.

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"La logica che guida i provvedimenti dell'Ausir, approvati in sede di IV commissione consiliare, si basa su due principi: quello di staccarsi dal sistema delle Unioni territoriali intercomunali (Uti) e di collegarsi alle Assemblee locali. Inoltre, trattando servizi idrici e di rifiuti, vuol dire anche la necessità di porre l'attenzione sulla densità o sul peso abitativo, prendendo in considerazione i sei comuni più popolati della Regione e allargando la rappresentanza in Consiglio di amministrazione". Lo affermano in una nota i consiglieri della Lega, Antonio Calligaris e Lorenzo Tosolini (Lega), riferendosi agli emendamenti dedicati all'Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti (Ausir) nell'ambito del ddl 130, approvati durante i lavori della IV commissione.

"In questo modo - dettagliano gli esponenti del Carroccio - viene modificata la composizione dell'Assemblea regionale d'ambito (Ara), attraverso l'introduzione di sei sindaci dei comuni con il maggior numero di abitanti e aumentando di due unità il Cda che, da 5 membri, passa a 7 con la precisazione che almeno tre di essi devono essere eletti tra i rappresentanti dei membri di diritto dell'Ara". Tra le amministrazioni che faranno il proprio ingresso nell'ente, c'è anche quella di Monfalcone. In questo modo, la provincia raddoppia la sua rappresentanza a livello regionale, passando da due a quattro: così, a Doberdò del Lago (per l'Uti Carso Isonzo) e Romans d'Isonzo (per l'Uti Collio) si aggiungeranno Monfalcone e Gorizia.

"Gli emendamenti sull'Ausir sono stati portati in Commissione proprio per ampliare il dibattito il più possibile. L'Ausir - aggiungono Calligaris e Tosolini - è un ente fondamentale per le politiche strategiche del Friuli Venezia Giulia e le sue azioni hanno ricadute esplicite per i nostri cittadini. Perciò, avere dei territori nell'organo che hanno uffici strutturati è quanto mai necessario. Soprattutto sul tema rifiuti, inoltre, è importante avere i rappresentanti anche dei paesi più popolosi, perché fanno massa critica e si riscontrano notevoli problematiche, soprattutto sul sistema della raccolta. In questo senso, abbiamo aggiunto sei rappresentanze, senza toglierne alcuna, salvaguardando comunque i piccoli comuni".

Inoltre, ora le istituzioni locali non saranno più chiamate a esprimere solo pareri non vincolanti, bensì rivestiranno anche funzioni elettive, contribuendo alla scelta dei membri dell'organo del Friuli Venezia Giulia. "L'assemblea regionale dell'Ausir - precisa la nota leghista - ha ormai funzioni importantissime che si ripercuotono direttamente sulle tariffe dell'acqua e sulla tassa rifiuti. Ritenevamo perciò necessario che in questi organi, senza togliere rappresentatività ai piccoli e medi comuni, siano presenti quelli maggiori e che hanno una struttura amministrativa in grado di essere sul pezzo per incidere su scelte che interessano direttamente le tasche di tutti i cittadini della provincia".

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