La panchina gialla per Giulio, San Canzian a sostegno della famiglia Regeni

La panchina gialla per Giulio, San Canzian a sostegno della famiglia Regeni

A PIERIS

La panchina gialla per Giulio, San Canzian a sostegno della famiglia Regeni

Di Francesca Diviacchi • Pubblicato il 29 Mar 2025
Copertina per La panchina gialla per Giulio, San Canzian a sostegno della famiglia Regeni

All’incontro erano presenti i genitori Paola e Claudio. Il sindaco Fratta, «questo crimine non ci lasci indifferenti».

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Questa mattina, sabato 29 marzo, a Pieris si è tenuta una cerimonia toccante per l’inaugurazione della panchina gialla dedicata a Giulio Regeni, installata nel parco della Casa delle Associazioni, in Via Guglielmo Marconi. Un’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale, che ha voluto aggiungere un segno visibile e permanente di memoria e impegno civile.

L’evento si è aperto con le note suggestive di “Nuvole Bianche” di Ludovico Einaudi, eseguite dal musicista Cristian Cosolo, che hanno introdotto al pubblico un momento di riflessione. A seguire sono state lette da Marilisa Trevisan alcune pagine tratte dal libro “Giulio fa cose”, scritto dai suoi genitori, Paola e Claudio Regeni, anche loro presenti all’iniziativa.

Il sindaco di Pieris, Claudio Fratta, ha preso la parola sottolineando l’importanza di questa giornata. «Il crimine che ha colpito Giulio non può e non deve lasciarci indifferenti. Dopo nove anni, siamo ancora alla ricerca della verità. Questa panchina, come il colore il colore giallo, è diventata simbolo dell’intera comunità e vuole essere un invito a fermarsi, riflettere e difendere anche altre libertà come quella di ricerca e di espressione – continua il sindaco chiediamo giustizia e che venga fatta luce sulla verità». Il primo cittadino ha poi ricordato come, già dall’estate del 2016 grazie ad un’amica di Giulio, l’amministrazione comunale abbia aderito alla campagna Amnesty, attraverso l’installazione dello striscione giallo Verità per Giulio Regeni.

A seguire, il giornalista Luca Perrino, presidente dell’Associazione Culturale Leali delle Notizie, ha ribadito il valore della presenza attiva nella comunità. «Siamo qui perché crediamo nell’importanza della presenza, della costanza e della partecipazione, perché questi sono i capisaldi del vivere civile – sono le parole di Perrino – le panchine come questa non sono solo oggetti, ma luoghi simbolici che ci spingono a non dimenticare e a continua a cercare la verità, non solo per Giulio, ma per tutte le vittime di ingiustizie e violazione dei diritti. Molte altre panchine sono state installate, una di queste anche per la libertà di stampa, un’altra per ricordare il giornalista Mario Paciolla per cui ancora si ricerca la verità riguardo alla sua morte, anche attraverso ad altre manifestazioni come la Passeggiata della Libertà di Stampa e di Espressione».

Molto sentiti gli interventi dei genitori di Giulio, Claudio e Paola Regeni che hanno ringraziato la comunità di Pieris e le varie istituzione per la vicinanza e l’impegno. «Per noi la panchina è un luogo molto importante, un luogo per ritrovarsi e riconoscersi, ma anche uno spazio per pensare aperto a tutti. È bello che dopo nove anni, ci sia ancora tanta solidarietà e voglia di verità attorno a Giulio» afferma papà Claudio.

La madre di Giulio ha sottolineato il valore profondo e l’empatia che lega ormai tante persone alla vicenda di Giulio e aggiunge «oggi ho sentito molte parole di solidarietà, libertà e fratellanza e ringrazio il sindaco e tutta la comunità presente oggi per averci dato questa opportunità. Ci sono in totale 138 panchine instaurate per Giulio, tutte in Italia a parte una che si trova in Uruguay, per ricordarci di non smettere di parlare e confrontarci».

L’iniziativa si è conclusa con la lettura di un altro passo del libro, tratto dal capitolo “Solidarietà”, sempre accompagnato dalle note di Cristian Cosolo, a chiudere una mattinata dal profondo rilievo sociale.

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