Nuovo volto per piazza Transalpina, progetto definitivo alla fine del 2022

Nuovo volto per piazza Transalpina, progetto definitivo alla fine del 2022

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Nuovo volto per piazza Transalpina, progetto definitivo alla fine del 2022

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 23 Nov 2021
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Progetto di fattibilità atteso per la prossima primavera, prevista una spesa di 5 milioni di euro.

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È un percorso a tappe serrato quello che vede protagonista piazza Transalpina, il cuore della Capitale della cultura 2025 di Nova Gorica e Gorizia. Ieri pomeriggio, le commissioni Cultura, Urbanistica e Logistica del Gect si sono ritrovate per esaminare le idee legate alla riqualificazione dell’area, che aveva fatto non poco discutere dopo la vittoria del progetto dello Studio Baglivo Negrini di Roma. Al concorso avevano partecipato 56 realtà, presentando altrettante visioni su come rivoluzionare lo spazio al confine tra le due città.

Ora, l’incarico per lo studio di fattibilità tecnico-economica sarà affidato al progettista che ha firmato il rendering premiato, “ma non farà quel progetto bensì un intervento sulla piazza” spiega il direttore vicario Tomaž Konrad. L’obiettivo è arrivare all’appuntamento internazionale con un “salotto transfrontaliero” rivisitato, che vedrà la nascita del nuovo Epicenter, ossia il quartier generale di GO!2025. Dal punto di vista economico, si punta a non superare una spesa di 5 milioni netti, che dovranno essere attinti da fondi di Lubiana ed europei.

Di tutto questo se n’è discusso nella riunione in video-collegamento, raccogliendo suggerimenti per ampliare le linee guida per realizzare l’opera. Il prossimo passo sarà quindi a dicembre, quando verrà firmato il programma preliminare per partire con il piano di fattibilità. “Verranno proposte tre possibili varianti - prosegue Konrad -, quando lo studio sarà finito, si deciderà su qual è la migliore”. Una di queste prevederà sicuramente la presenza del nuovo edificio proprio a cavallo del confine, su cui lo stesso direttore vorrebbe puntare.

Bisognerà però capire come risolvere i nodi inevitabilmente legati, sia dal punto di vista amministrativo che legislativo, che troveranno sintesi in un accordo tra comuni e Gect. Secondo le previsioni, questo sarà firmato verso il prossimo maggio, dopo aver approvato il lavoro fatto dagli architetti. Lo studio avrà infatti 90 giorni - ma si punta ad accorciarli a 60 - per completare il tutto, arrivando alla fine del prossimo anno con l’avallo del progetto esecutivo e definitivo. La gara d’appalto dovrebbe quindi essere conclusa per giugno 2023 e, in un anno e mezzo, concluso il cantiere.

“Si tratta di un percorso impegnativo - conferma Konrad - ma per ora siamo ottimisti e stiamo facendo tutto il possibile. Siamo dentro i tempi previsti”. Nel frattempo, il Gruppo di cooperazione sta studiando anche quali servizi inserire nell’Epicenter che sorgerà. Questo sarà la vera novità nella storica piazza, destinata a un’ampia opera di riqualificazione sul versante della stazione e non solo. “Lavoriamo in stretto contatto con il ministero sloveno e la Regione, concorsi nell’aprire una nuova commissione bilaterale sugli aspetti infrastrutturali di Ecoc”.

Partiti anche i contatti con il neonato ente che gestirà i preparativi sul lato sloveno, con la quale verrà anche firmato un accordo per creare un programma congiunto.

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