Una mostra sulla nuova piazza Transalpina, i cittadini saranno coinvolti nel progetto

Una mostra sulla nuova piazza Transalpina, i cittadini saranno coinvolti nel progetto

la nuova fase

Una mostra sulla nuova piazza Transalpina, i cittadini saranno coinvolti nel progetto

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 22 Feb 2021
Copertina per Una mostra sulla nuova piazza Transalpina, i cittadini saranno coinvolti nel progetto

Pubblicati online tutti i 56 rendering partecipanti. Parte ora la fase due, coinvolgendo anche i cittadini con suggerimenti.

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Dopo l’annuncio del progetto vincitore che ha fatto tanto discutere, il Gect Go ha organizzato una mostra virtuale con tutte le altre proposte per riqualificazione piazza Transalpina. Una scelta condizionata dall’attuale situazione pandemica da entrambi i lati del confine, che ha impedito di allestire un’esposizione fisica, come precedentemente ipotizzato. In tutto, sono 56 i disegni pervenuti, provenienti da 18 paesi diversi. L’intera gara ha rispettato le regole standard Uia-Unesco per i concorsi internazionali di architettura e urbanistica e si è svolta a poche settimane dalla nomina a Capitale europea della cultura 2025.

Obiettivo è “la costruzione dell’Epicenter - scrive il Gect in una nota -, una struttura che sarà posta esattamente sul confine e avrà fondamenta in due paesi”, a simboleggiare “uno dei primi passi del nostro percorso di candidatura”. Alla fine, la giuria internazionale ha valutato 54 progetti e selezionato all'unanimità un progetto vincitore, oltre a premiare i secondi e terzi classificati e tre menzioni d'onore. È stato inoltre apprezzato il valore di tutti i progetti presentati, chi la scelta del vincitore è ricaduta su chi “ha rappresentato al meglio l'idea di un nuovo territorio comune transfrontaliero, collegato da un unico filo europeo e culturale”.

“Le proposte per il contesto urbano - prosegue la nota - hanno voluto trovare opportunità di integrazione a lungo termine, sia rivitalizzando l'area e introducendo nuovi scopi ed utilità, sia riducendo il numero di binari della stazione, che attualmente rappresentano uno dei maggiori ostacoli fisici allo sviluppo dell’area. Un grosso problema per quanto riguarda la soluzione concettuale ottimale è stata anche l'ubicazione dell'Epicentro stesso, sia di fronte che su entrambi i lati della stazione ferroviaria, sotterranea o come struttura di collegamento oltre i binari ferroviari esistenti”. Ora, quindi, parte la seconda fase, per la procedura negoziata con il vincitore.

“La trattativa avrà lo scopo di adattare al meglio il progetto alle condizioni, normative e vincoli locali, per arrivare alla miglior soluzione possibile per il nostro territorio. A tal fine i cittadini saranno invitati ad esprimere le proprie idee riguardo al progetto vincitore per iscritto. Successivamente avranno l'opportunità di presentare e discutere i propri suggerimenti o osservazioni con l'architetto vincitore, incaricato di realizzare il progetto, durante un incontro di presentazione dello stesso. L'incontro sarà organizzato, a seconda della situazione epidemiologica, in forma fisica o virtuale”. Tutti i progetti pervenuti sono visibili sul sito web del Gect.


Nella foto: il progetto vincitore, realizzato dallo Studio associato di architettura "Baglivo Negrini" di Roma

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