Nuove operazioni con il super robot a Gorizia, interventi anche sui tumori

Nuove operazioni con il super robot a Gorizia, interventi anche sui tumori

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Nuove operazioni con il super robot a Gorizia, interventi anche sui tumori

Di Redazione • Pubblicato il 18 Ott 2021
Copertina per Nuove operazioni con il super robot a Gorizia, interventi anche sui tumori

Prosegue l'attività della strumentazione. Molte possibili applicazioni, Balani: «Non ci fermeremo».

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Proseguono le operazioni all'ospedale di Gorizia del nuovo robot chirurgico, dopo i primi interventi presso l’Urologia. La settimana scorsa, le operazioni sono passate anche ai primi interventi robotici in chirurgia generale. “Si tratta di un percorso lungo e al momento siamo solo all’inizio - precisa il professore Alessandro Balani, direttore del Dipartimento chirurgico di Gorizia e Monfalcone - Abbiamo scelto di incominciare con patologie di larga diffusione quali la calcolosi della colecisti, ma l’obiettivo è quello di spostare il raggio d’azione verso una chirurgia più complessa".

Qui, infatti, il robot potrà trovare la sua applicazione ideale. "Mi riferisco alla chirurgia oncologia dell’apparato digerente - prosegue -, alle patologie della parete addominale, alla chirurgia dell’obesità, visto che siamo Centro di riferimento nazionale, e alla Senologia, altra nostra punta di diamante. Ci tengo a rimarcare che per il successo di questo progetto è necessario che ci sia un'équipe solida e motivata. Non ci sono solo i chirughi (attualmente abbiamo cominciato in tre, oltre a me la dottoressa Laura D’Ambrosi ed il dottor Damiano Pennisi), ma anche gli infermieri e gli anestesisti".

"Il loro ruolo - rimarca - è fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi e a tale proposito, devo dire con orgoglio, che noi siamo proprio fortunati perché hanno incominciato questa avventura mettendoci a disposizione non solo la loro professionalità indiscussa, ma anche un entusiasmo che da tempo non si vedeva da queste parti”. Gli interventi robotici prevedono che il chirurgo operatore stia ad una consolle adiacente al malato, mentre l’assistente sta al tavolo operatorio assieme agli infermieri ed all’Anestesista. Il robot è dotato di quattro braccia, attraverso le quali si inseriscono gli strumenti.

Il chirurgo operatore dalla consolle muove con dei movimenti delle mani gli strumenti chirurgici. La strumentazione consente al chirurgo di aver una visione 3D magnificata e quindi di eseguire gesti chirurgici estremamente precisi. La chirurgia robotica non può essere applicata in tutti gli interventi, trova anzi applicazione in campi specifici della chirurgia, la parte del leone la fa sicuramente l’Urologia dove il dottor Fabio Vianello, direttore dell’Urologia, ha già una grande esperienza maturata nel reparto di Padova, però anche altre specialità possono avvantaggiarsi del robot come, appunto, la Chirurgia generale e la ginecologia.

I vantaggi della chirurgia robotica sono molteplici, tra essi sicuramente la possibilità di muovere gli strumenti con semplici movimenti del polso, l’aumento della precisione degli atti chirurgici, la visualizzazione in 3D ad alta definizione, la magnificazione delle immagini e, non ultimo, il maggior confort del chirurgo che lavora seduto ad una consolle. “La tecnologia va avanti - ribadisce Balani - e gli ospedali di Gorizia e Monfalcone sono all’avanguardia essendo dotati di strumentazioni assolutamente in linea con il progresso tecnologico, l’arrivo del robot non è che la ciliegina sulla torta. Noi non ci fermeremo mai”.

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