l'annuncio
Nunzia Schilirò positiva al Covid, febbre e dolori per la poliziotta di Gorizia

Lei e il marito sono in quarantena: «Quando sarò guarita, riprenderò la mia battaglia».
È stata lei stessa ad annunciarlo, con un messaggio sui social. Nandra Nunzia Alessandra Schilirò, vicequestore di Roma originaria di Gorizia, ha annunciato di essere risultata positiva al Covid. “Io e mio marito - scrive - oggi abbiamo ricevuto il risultato del tampone e, come avevamo immaginato dai sintomi, abbiamo preso il Covid. Non sappiamo dove né quando, né chi dei due lo abbia contratto prima, anche se da qualche giorno mio marito non stava bene e, infatti, non era andato a lavorare”.
La poliziotta, sospesa in via cautelativa dopo aver preso parte a una manifestazione no green pass il 25 settembre, rassicura: “Adesso stiamo abbastanza bene e, appena sarò guarita e non pericolosa per la comunità, riprenderò la mia battaglia per vedere rispettate la dichiarazione universale dei diritti umani, le norme europee, la Costituzione e, ancor prima, la libertà di tutti gli italiani”.
Rimarca poi che “dall'esperienza della mia famiglia ho imparato che le terapie, se la persona colpita da covid è in salute, possono essere un’arma per tramutare una malattia che può essere tragica in una situazione totalmente affrontabile. E questo è confermato anche dai dati e dalla maggior parte delle persone colpite da questo virus”. Elenca quindi i sintomi: “Febbre alta, mal di testa, stanchezza, tosse, perdita dell'olfatto e dolori alle ossa”.
In ogni caso, Schilirò precisa di non voler parlare “di medicina perché non sono un medico né uno scienziato, però insisto nel voler parlare di diritto. Io sono una giurista e sono estremamente certa che il diritto non possa essere cancellato per una cura. Dopo la mia esperienza, sono ancora più certa che non si possano superare le regole del diritto per la paura di dover curare le persone. Sarebbe una deriva pericolosa”. Punta il dito contro gli esperti di medicina: “la scienza è dubbio e che la legge certezza”.
“Agli esperti di medicina chiedo di trovare soluzioni e non dogmi. Le tante certezze, infatti, dichiarate durante questo periodo pandemico si sono dimostrate a oggi sempre errate. Le sole certezze devono essere quelle che riguardano la libertà e i diritti fondamentali di ogni essere umano, diritti inalienabili, indisponibili e che nessuno può permettersi di violare impunemente” conclude la vicequestore.
Lei stessa aveva inviato un messaggio di solidarietà alla manifestazione no green pass tenutasi qualche giorno fa a Gorizia, portato all’assemblea al Parco della Rimembranza dalla madre.
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