Natale in Villa Russiz, ospiti in casa famiglia fino ai 21 anni

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Natale in Villa Russiz, ospiti in casa famiglia fino ai 21 anni

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 22 Dic 2021
Copertina per Natale in Villa Russiz, ospiti in casa famiglia fino ai 21 anni

Avviato l'iter per aiutare i maggiorenni nel mondo del lavoro. Accolti 14 ragazzi.

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È il primo Natale nella “nuova” Villa Russiz, guidata dal presidente Antonio Paoletti che, insieme al nuovo consiglio di amministrazione, si è insediato lo scorso luglio. La residenza protetta per minori oggi ha ospitato il brindisi di auguri, insieme ai 14 ragazzi qui accolti ai quali sono stati distribuiti i regali. Un momento a cui ha partecipato anche il vicegovernatore Riccardo Riccardi e il sindaco Daniele Sergon, che hanno sottolineato il lavoro svolto finora nella struttura e gli obiettivi da perseguire. Su tutti, quello di aiutare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Proprio su questo fronte, la realtà di Capriva del Friuli ha già avviato l’iter per permettere agli ospiti di rimanere qui fino ai 21 anni. Ad oggi, infatti, una volta raggiunti i 18 anni bisogna lasciare la sede, interrompendo così anche gli sforzi fatti sotto il punto di vista dell’istruzione e formazione. “Il nostro primo obiettivo - ha spiegato Paoletti - è far star bene i ragazzi della casa famiglia. Andremo a costruire un nuovo giardino questa primavera, attrezzato sia per i piccoli che per i grandi. Lavoreremo anche sulla campagna e cantina, aumentando la produzione”.

Per far rimanere i maggiorenni sul territorio, l’idea è di farli soggiornare “in dei mini appartamenti - ha sottolineato il presidente - che ci sono già, basterebbe un minimo lavoro, per renderli autonomi. Una volta terminata la scuola, li inseriamo nel mondo del lavoro e gli diamo la possibilità di affrontare la vita da soli, grazie a uno stipendio. Il procedimento è già avanzato, stiamo cercando anche le risorse per questi lavori. I comuni del Collio ci sono molto vicini, perché questi giovani potranno poi andare ad operare nelle diverse strutture ricettive”.

Attualmente, i più piccoli presenti hanno 4 anni, fino ai 17 anni dei più grandi. Tutti vengono seguiti nelle attività post-scolastiche, ma è difficile fare una stima del periodo medio di soggiorno: “Dipende molto dalle diverse situazioni - spiega il direttore Giulio Gregoretti - e solitamente, se un ragazzo arriva da noi è perché c’è un decreto del Tribunale dei minorenni che ne ha sancito l’allontanamento dal nucleo familiare. È difficile che si fermino qui meno di un anno”. Tutti frequentano le scuole pubbliche, dal locale comprensorio alle superiori di Udine o Gorizia.

“Stiamo lavorando molto per un inserimento lavorativo dei maggiorenni - rimarca - e negli ultimi anni abbiamo sviluppato dei progetti speciali. Ciò gli consente già di prendersi in affitto una casa con gli amici”. Attualmente, si possono ospitare fino a 16 persone, ma in discussione c’è una nuova bozza di regolamento regionale per normare le comunità educative-assistenziali, che prevede nuclei con massimo 6 ospiti per modulo: “Così probabilmente passeremo da 16 a 12 ragazzi, ma vorremo aprire un nuovo gruppo alloggio per aiutare chi non è ancora autonomo”.

Dal canto suo, Riccardi ha evidenziato che "Villa Russiz è una dei tanti patrimoni che possiamo vantare e la Regione è orgogliosa di essere riuscita a individuare, assieme alla Camera di commercio Venezia Giulia, una soluzione che consente di dare luce e prospettiva a una realtà importante per il territorio". Ricordando che l'attuale amministrazione ha investito sull'ente 500mila euro, ha rimarcato che la tradizionale della realtà "coniuga l'attenzione per il sociale e la produzione di un'etichetta di vini storica, attraverso un progetto solido che consentirà di superare le criticità riscontrate in passato, a beneficio soprattutto della casa famiglia".

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