Museo archeologico pronto nel 2022, realtà virtuale e storia a Romans

Museo archeologico pronto nel 2022, realtà virtuale e storia a Romans

la presentazione

Museo archeologico pronto nel 2022, realtà virtuale e storia a Romans

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 28 Ago 2021
Copertina per Museo archeologico pronto nel 2022, realtà virtuale e storia a Romans

Presentato il progetto alla cittadinanza, inserito nell'Art bonus. Nasce anche il logo del museo.

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L’obiettivo è aprire le porte del nuovo Museo archeologico il prossimo anno. È quanto emerso ieri sera dalla presentazione del progetto, nel cortile di Casa Candussi-Pasiani a Romans d’Isonzo. Lo spazio espositivo, che sarà collocato al secondo piano dell’immobile, sarà un percorso che unirà l’aspetto multimediale ai reperti archeologici rinvenuti nella necropoli dei Longobardi. A 35 anni dai primi ritrovamenti, l’obiettivo dell’amministrazione locale è ormai arrivata alla sua fase esecutiva ed è stata illustrata alla cittadinanza, con le diverse novità.

L’opera gode già di quasi mezzo milione di euro, che hanno consentito di finanziare a progettazione e avviare i lavori strutturali. A finanziarli, Regione e Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, mentre si stanno attendendo ulteriore risposte a bandi. L’idea è riqualificare anche la palazzina accanto, ma per ora il piano studiato insieme alla Ikon di Staranzano si concentra sulle sale a disposizione. È stata la coordinatrice del progetto, Roberta Nadalutti, a spiegare il disegno, partendo dagli obiettivi di fondo: far comunicare i reperti e valorizzare l’ambientazione.

Alle teche espositive, quindi, verrà associata la tecnologia per mostrare più nel dettaglio i piccoli tesori scoperti sottoterra e risalenti a oltre mille anni fa. “Il visitatore sarà difronte alla storia longobarda” ha commentato, anche perché si svilupperanno i filoni macro e micro, raccontando la storia di questo popolo a livello europeo e soprattutto locale. In questo senso, si punta a coinvolgere un territorio più ampio, come le tombe di Villanova di Farra. Prevista anche una parte sensoriale, sia per agevolare l’apprendimento dei bambini che per aiutare le persone ipovedenti.

Manca da definire la parte finale, che sarà realizzata tenendo anche in considerazione l’aspetto didattico e i feedback dei primi utenti. Il museo si presenterà, poi, con un proprio logo, nato dalla stilizzazione di un antico anello. Sui futuri sviluppi del progetto, il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Michele Calligaris, ha sottolineato che il dialogo con la Sovrintendenza va avanti, mentre è già realtà la possibilità di accedere all’Art bonus regionale. La misura è stata illustrata dalla direttrice generale degli uffici Cultura e sport della Regione, Antonella Manca.

Chi deciderà di sostenere economicamente l’opera, infatti, potrà accedere a importanti detrazioni fiscali. Una misura, questa, sperimentata per la prima volta in Toscana e arrivata a Nordest per la prima volta nel 2019. Come spiegato dalla dirigente, ad oggi i risultati hanno superato la stessa regione capofila dell’idea, grazie al supporto di privati, aziende e fondazioni. La serata è terminata con la proiezione del docufilm “Langobardi-Alboino e Romans”, prodotto dall’associazione Invicti Lupi, partner nel museo e promotrice di un piano parallelo sull’ex polveriera.

Qui, infatti, è prevista la nascita di un villaggio longobardo ricostruito nei dettagli. In questo modo, “la gente si potrà immergere nella storia - ha spiegato il presidente del sodalizio, Matteo Grudina - con l’ausilio di esperti, come archeologici e storici, e gli stessi rievocato che vivono sulla propria pelle la storia. Così da offrire ai visitatori uno strumento alternativo di divulgazione. Il villaggio sarà un’area a tutto tondo che, abbinata all’esperienza multimediale del museo, creerà una sinergia importante per rendere quest’area accattivante a un pubblico europeo”.

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