questa mattina
Morto in un attentato in Congo un militare 30enne del XIII Reggimento di Gorizia
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Era di scorta all'ambasciatore Luca Attanasio e si stavano recando a un evento. Ucciso anche l'autista del convoglio.
Si è registrato un attentato mortale questa mattina nei pressi di Goma, nella Repubblica democratica del Congo, a pochi chilometri dal confine con il Rwanda. Un convoglio del World food programme (nella foto di Antonio Junior Luchini, a destra) è stato attaccato da miliziani, uccidendo l'ambasciatore italiano a Kinshasa, Luca Attanasio (nella foto, al centro), insieme a un carabiniere della scorta. Si tratta del militare Vittorio Iacovacci del XIII Reggimento la cui sede è alla caserma "Generale Cascino" Gorizia, in via Trieste. 30enne, era originario di Sonnino, in provincia di Latina, e prestava servizio in città dal 2016. La notizia è stata confermata dalla Farnesina.
Il Fvg piange Vittorio Iacovacci, il militare di stanza a Gorizia ucciso in Congo
Ancora da ricostruire le dinamiche del fatto, nel quale è deceduto anche il conducente del veicolo. Il personale militare del XIII da anni si occupa della sicurezza dei diplomatici italiani nel Paese, devastato da un conflitto civile che si protrae da anni e che quest'anno vede nuove elezioni. "Ho appreso con grande sgomento e immenso dolore della morte oggi del nostro ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo e di un militare dell’Arma dei carabinieri - ha commentato in una nota il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio - Due servitori dello Stato che ci sono stati strappati con violenza nell’adempimento del loro dovere. Non sono ancora chiare le circostanze di questo brutale attacco e nessuno sforzo verrà risparmiato per fare luce su quanto accaduto".
Il presidente della Repubblica Mattarella si è unito al cordoglio: "Ho accolto con sgomento la notizia del vile attacco che poche ore fa ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della citta di Goma uccidendo l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista. La Repubblica italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo. Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà".
“Oggi nell’attacco al convoglio Onu nella Repubblica democratica del Congo hanno perso la vita due servitori dello Stato - le parole del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini -. Un vile e barbaro agguato che l’Italia, fermamente impegnata con la comunità internazionale, condanna con forza. Alle famiglie dei nostri connazionali e di tutto il personale delle Nazioni unite coinvolto va la nostra incondizionata riconoscenza e affetto. Siamo vicini e condividiamo il dolore delle famiglie per la perdita dei loro cari".
Vicinanza alle famiglie dei caduti arrivano anche dal governatore Massimiliano Fedriga: "Un gravissimo attacco contro persone che operano nel mondo in favore della pace. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci che faceva parte del 13° Reggimento Carabinieri Friuli Venezia Giulia di stanza a Gorizia. Tutta la nostra comunità piange oggi i due italiani rimasti uccisi durante un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite nell'est del Congo".
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