Morsolin attacca il progetto di Viale San Marco, «quei fondi potevano aiutare la comunità»

La capogruppo de La Sinistra per Monfalcone denuncia come «il taglio delle piante ha lasciato il posto a cassonetti».

“Lascia a dir poco perplessi il rifacimento del Viale proposto dalla Giunta Cisint che, oltre ad avere un costo non da poco, ovvero 350mila euro, ha visto l'eliminazione delle piante che lì dimoravano da diversi anni. Il tutto per lasciar posto sostanzialmente ai cassonetti che questa amministrazione ha sparso a piene mani vanificando anni di investimento sulla raccolta differenziata con numeri che poco hanno a che vedere con uno sviluppo sostenibile dell'ambiente”.

Ad andare all’attacco del progetto è la capogruppo de La Sinistra per Monfalcone, Cristiana Morsolin. Che sottolinea come “da diversi giorni i cittadini ci hanno segnalato l'eliminazione delle piante e del verde sostituiti da cemento che dovrà ospitare cassonetti coperti a quanto pare da gazebo. Un togli e metti che ricade sulle tasche dei cittadini e che non tiene conto degli anni impiegati per la crescita delle piante lì impiegate e che anzi ci chiediamo che fine hanno fatto dopo essere state tolte. Sono state reimpiegate in qualche altro giardino o semplicemente buttate?”.

Morsolin si chiede “quale sia il Bilancio del Verde previsto dalla legge 10 del 2013 che dimostra l’impatto delle azioni dell'amministrazione sul verde pubblico, ovvero numero di alberi piantumati ed abbattuti, consistenza e stato delle aree verdi, perché al di là delle dichiarazioni quello che vediamo è una eliminazione delle piante già esistenti senza una reale sostituzione, con costi per la comunità che forse in questo momento avrebbero dovuto essere impiegati in azioni di sostegno al settore sociale invece che ad azioni di facciata”, conclude Morsolin.

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