Nodo stranieri a Monfalcone, malumori nel Pd alle idee di Del Bello

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Nodo stranieri a Monfalcone, malumori nel Pd alle idee di Del Bello

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 12 Gen 2023
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Il sindaco Cisint ribatte: flussi migranti causati da giunte di sinistra. Reazioni nel Pd dopo l'assemblea.

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Sul nodo "stranieri in città" a Monfalcone, i nervi sono e restano tesi a destra e a sinistra. Dopo l'assemblea pubblica tenuta dal Pd lo scorso sabato al Caffè Corso, il sindaco Annamaria Cisint rispedisce al mittente le accuse riguardanti l'aumento dei flussi migratori durante il suo primo mandato. La stessa ha inotre fatto sapere e ribadito che quei problemi risalgono alle giunte guidate dagli ex vertici dell'amministrazione, Gianfranco Pizzolitto prima e poi Silvia Altran.

L'impostazione di quelle politiche ha portato quindi, sempre secondo la prima cittadina, la principale azienda industriale della città - la Fincantieri - a favorire la generazione di una delocalizzazione esagerata che ha portato ad una forte presenza di stranieri a Monfalcone. Per Cisint, il centrosinistra non sa fare autocritica e dal suo primo mandato amministrativo il centrodestra ha fatto fronte a enormi problemi scolastici, sanitari e scolastici.

Tornando all'assemblea "della discordia", il delegato dem alle politiche migratorie Fabio Del Bello fa quindi il "battitore libero del Pd monfalconese"? Che la sua proposta non sia del tutto condivisa, si è capito dalle varie reazioni andate in scena anche in casa dem. L'interessato intanto, seppur autodefinitosi "movimentista del partito", ci ha tenuto a specificare e chiarire che sul tema che ha acceso molte polemiche, non esiste nessuna sua iniziativa che possa definirsi riconducibile alle deportazioni tirate in ballo e citate - nei giorni successivi all'incontro - dal critico segretario provinciale Diego Moretti.

Quest'ultimo, peraltro, ha fatto sapere che le proposte vanno prima condivise con la squadra. Del Bello però non si ferma e intanto annuncia: "Senza tregua da rimandare a tempo indeterminato, ho inviato una nota indirizzata ai tre segretari del Pd, quello nazionale, regionale e provinciale sul caso Monfalcone come esemplarmente negativo. Ho citato le quattro cause secondo me fondamentali tra le quali c'è la politica energetica voluta dallo stesso segretario provinciale". La città allora, da caso nazionale, diventerà mai modello nazionale di convivenza, integrazione e sviluppo?

Foto Imelda Lamaj

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