le discussioni
Assemblea Pd, il futuro di Monfalcone: accoglienza diffusa dei migranti

L'assemblea del partito su temi sociali ed economici, appello all'accoglienza diffusa dei migranti.
Un'assemblea aperta per affrontare in maniera non ideologica la questione migratoria che interessa la città di Monfalcone. È stato questo l'obiettivo principale della riunione che il circolo del Pd ha inteso organizzare negli spazi offerti dal Caffè Corso. Ad aprire l'assemblea è stato il segretario dem Gianfranco Pizzolitto. L'occasione è stata utile pure per presentare il prologo della trattazione su "Fincantieri-Territorio-Città" che guarda alla conurbazione di Monfalcone, Ronchi, Staranzano e dei comuni vicini, i quali non possono sottrarsi a nuovi ragionamenti su questa materia.
L'obiettivo è stato quello di porre all'opinione pubblica e ai cittadini la Monfalcone come caso paradigmatico - in Italia - della inadeguatezza delle politiche migratorie a livello nazionale e regionale, nel quadro delle relazioni sempre complesse con la maggiore azienda industriale del Friuli Venezia Giulia nonché il primo stabilimento navalmeccanico italiano. Nel corso dell'incontro è stato poi Fabio Del Bello, delegato alle questioni migratorie, a presentare uno studio analitico e programmatico sulla questione, nonché a trattare l’indice di un lavoro di ricerca.
Il tutto, secondo Del Bello, per procedere all'individuazione dei problemi e delle soluzioni strutturali, frutto di oltre venti anni di osservazione ed analisi del fenomeno di carattere industriale, sociale, demografico ed antropologico-culturale che ruota attorno allo storico stabilimento di Panzano. In linea generale, per i democratici - tra i quali si sono aggiunti e visti i segretari di circolo di Ronchi e Staranzano - gli stranieri devono essere redistribuiti attraverso un sistema corresponsabile di accoglienza diffusa, considerando che la comunità straniera più grande - quella bengalese, presente in città con circa 4mila persone - vive le sue situazioni di disagio ancora oggi.
Per Del Bello, su tutto questo sarà necessario chiamare a raccolta e coinvolgere in maniera puntuale come interlocutori il governo, la Regione, le istituzioni locali e la Fincantieri. "Gli eventuali nuovi flussi migratori - sono state le parole del delegato - vanno collocati in un'area vasta provinciale e subregionale. Sulla libertà religiosa va richiamato un patto nazionale per un 'Islam italiano'. L’immigrazione straniera in Italia soffre della cronica mancanza di una governance del fenomeno".
Un altro serio problema richiamato in assemblea è stato quello della penetrazione mafiosa nell’Italia del Nord. Il “caso Monfalcone" si è sviluppato dagli inizi dell'anno 2000. "È la mafia il made in Italy che conquista l’Europa?" ha domandato Del Bello. Anche questo aspetto - assieme ad una questione migratoria non governata - è molto pericolosa per il futuro della cittadina e delle comunità vicine. All'incontro pubblico erano presenti anche l'ex assessore Bou Konate, alcuni esponenti del Rione Centro, di Legambiente e di Monfalcone Interetnica.
Foto Imelda Lamaj
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