Monfalcone, il Comune mira a riqualificare via Timavo con Regione e Coseveg: in primo piano logistica e potenziale turistico

Attenzione al traffico pesante diretto al porto, all’usura del manto stradale e all’imminente riapertura delle Terme romane. Il sindaco Fasan, «obiettivo trovare una soluzione congiunta».

Ha avuto luogo oggi, nel municipio di Monfalcone, un incontro tra il sindaco Luca Fasan, il consigliere regionale Antonio Calligaris e i rappresentanti del Coseveg (Consorzio Sviluppo Economico della Venezia Giulia) per mettere in risalto la questione di via Timavo, una delle arterie più strategiche del territorio comunale, sia per la sua funzione logistica che per il forte valore turistico.

Se da un lato la strada è da anni al centro dell’attenzione per il traffico pesante diretto al porto e per la progressiva ed evidente usura del manto stradale, dall’altro non ne va sottovalutato il valore culturale e turistico. Via Timavo, infatti, culmina con il complesso delle Terme Romane, recentemente riqualificato e la cui apertura è ormai imminente.

«Riqualificare via Timavo - ha sottolineato Fasan - significa investire su tre direttrici fondamentali per lo sviluppo della città: il porto, la mobilità e il turismo. Il tratto stradale in questione è essenziale sia per il transito dei mezzi pesanti sia per l'accesso alle aree termali, già valorizzate e in procinto di essere potenziate con un nuovo polo wellness». Il progetto per la realizzazione di questa nuova area intende proprio rafforzare la vocazione dell’intera zona come polo dedicato alla salute e al benessere.

«Vorremmo mettere insieme Coseveg e Regione per trovare una soluzione, e ringrazio il consigliere Calligaris per la disponibilità e l'attenzione – dichiara ancora il sindaco monfalconese - il nostro obiettivo è intervenire in modo efficace, duraturo e coerente con la visione di città che stiamo portando avanti».

A rimarcare il valore dell’arteria è stato anche il consigliere regionale Calligaris: «Via Timavo è una priorità non solo per Monfalcone, ma per l'intera area industriale e logistica regionale. Serve un'azione coordinata che tenga insieme le esigenze infrastrutturali del porto e le potenzialità legate al rilancio turistico wellness». 

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