Monaliza abbassa le serrande, addio al night club simbolo di Nova Gorica

Monaliza abbassa le serrande, addio al night club simbolo di Nova Gorica

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Monaliza abbassa le serrande, addio al night club simbolo di Nova Gorica

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Giu 2021
Copertina per Monaliza abbassa le serrande, addio al night club simbolo di Nova Gorica

Dopo 22 anni di attività, il locale notturno non aprirà più i battenti. Al suo posto, un ristorante e camere d'albergo.

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Per molti, è stato fin da subito il “biglietto da visita” di Nova Gorica arrivando dal valico del San Gabriele. Ora, però, la sua storia è finita: il Monaliza, celebre night club di Erjavčeva ulica, non riaprirà più. Al suo posto, una struttura ricettiva dedicata al turismo e alla ristorazione, simile alla vicina Vila Burbonka, sul colle della Castagnevizza. Dopo la chiusura dei locali notturni imposta dal governo sloveno già lo scorso anno, a causa dell’aggravarsi della pandemia, il gestore della struttura ha deciso di issare bandiera bianca. Si pone così l’ultima parola su una storia iniziata nel 1998 e che ha attirato migliaia di turisti italiani e non solo.

“Stiamo completando i lavori di ristrutturazione in questi giorni - spiega il proprietario dell’immobile, Tomaž Tavčar, che lo aveva dato in affitto al precedente gestore - e a breve sarà inaugurato”. Una svolta netta, quindi, per quello che era considerato il club simbolo di una certa vita notturna d’oltreconfine, che ha segnato la storia recente della città, tra casinò e striptease. “Il locale ha dovuto chiudere a causa del Covid - prosegue - e non ha riaperto nemmeno la scorsa estate se non cambiando la propria attività come bar”. Ciò comportava uno stop alle 22, vincolo che rimane tuttora per le attività commerciali e degli altri night.

Solo da qualche giorno, il Margherita ha riaperto le sue porte - comunque con orari limitati -, ma tutti gli altri sono ancora fermi. Per lo staff precedentemente impiegato, incluse le spogliarelliste, non ci sarà un reinserimento nella nuova realtà: “Hanno cambiato lavoro già da tempo, stare un anno e mezzo senza paga non è possibile”. In ogni caso, così come tutte le imprese slovene che hanno registrato un calo drastico degli incassi, Lubiana gli ha concesso un contributo economico per affrontare le spese. Ora, però, “Monaliza cambierà nome e programma, andrà in pensione. Ad oggi, bisogna andare in Austria per locali di questo tipo”.

Si spegne così una delle realtà controverse che ha segnato l’economia locale a cavallo tra il primo decennio d’indipendenza della Slovenia, il suo ingresso in Europa e gli anni a seguire. Ora, diventerà un ristorante con camere per pernottare, puntando sul cavallo del turismo su cui l’azienda di Tavčar, la RA 4, ha già scommesso da qualche tempo. D’altronde, lo stesso sindaco Klemen Miklavič, parlando del futuro dell’economia cittadina, aveva evidenziato che la presenza di un’economia “del vizio” è “una realtà che qui abbiamo vissuto fin dalla fine degli anni ’80. I casinò sono un’arma a doppio taglio”, essendosi collocati in un periodo cruciale per l'ex Jugoslavia.

“Da un lato - spiegava in una nostra intervista - hanno aiutato a rendere meno dolorosa la transizione dall’economia socialista a quella di mercato, fornendo moltissimi posti di lavoro; dall’altra, questi hanno assorbito generazioni di giovani creativi che oggi non hanno più la forza per lavorare di notte e abbiamo perso questa enorme risorsa. Si è creato un buco generazionale di sviluppo. I casinò impiegano oggi oltre 1.300 persone e rimaranno sicuramente in futuro, ma ci stiamo orientando anche verso altre opportunità”. A breve, comunque, è attesa una novità: il Monaliza tornerà in una nuova location, spostandosi vicino al Perla.

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